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Sanità | 28 ottobre 2024, 14:24

Intramoenia, le opposizioni in Consiglio Regionale: "Chiediamo una commissione di indagine"

Pentenero: "Per svolgere un’attenta e utile attività di programmazione, occorre conoscere bene quale sia la situazione da gestire". Disabato: "Dobbiamo mettere al centro la tutela dei pazienti e dei più deboli"

Intramoenia, le opposizioni in Consiglio Regionale: "Chiediamo una commissione di indagine"

I casi di Città della Salute e ASL Torino hanno portato nell'attualità la questione delle visite intramoenia: per questo le opposizioni in Consiglio Regionale hanno depositato una mozione per chiedere un gruppo di lavoro all’interno della quarta commissione per dare corso a un’indagine conoscitiva sullo strumento e sulla sua applicazione sul territorio regionale, slegata dai fatti di cronaca recente.

 

Daniele Valle, vicepresidente della IV commissione e primo firmatario della mozione: "La normativa sull’intramoenia è nazionale, ma occorre verificare come la normativa nazionale venga applicata in ciascuna azienda sanitaria e ospedaliera del Piemonte, se esistono inadempienze o interpretazioni dal punto di vista organizzativo che possono produrre effetti negativi per i pazienti e i medici. Inoltre, dobbiamo conoscere i numeri e come le altre Regioni sono intervenute, con lo scopo di fare proposte migliorative e uniformi sul territorio".

 

“Per svolgere un’attenta e utile attività di programmazione, occorre conoscere bene quale sia la situazione che dobbiamo gestire. La nostra richiesta di un’indagine sull’attività intramoenia dei medici nella sanità piemontese va proprio in questo senso - così la capogruppo regionale Pd Gianna Pentenero commenta la  mozione. "L’attività specialistica dei medici è uno dei fattori fondamentali nella strategia di abbattimenti delle liste di attesa, per questo quanto prima la commissione sanità del consiglio regionale deve indagare il fenomeno, per fare quello che questa giunta continua a evitare: una programmazione efficace per ottenere un servizio efficienti per i piemontesi e le piemontesi”.

 

Sarah Di Sabato, presidente del gruppo m5s, ha aggiunto: "Dobbiamo mettere al centro la tutela dei pazienti e dei più deboli, garantendo che questo strumento arricchisca la nostra offerta e non la distorca. Vogliamo audire le aziende, ma anche i rappresentanti dei lavoratori e delle associazioni di tutela dei pazienti".

 

"Un grande piemontese diceva che bisogna conoscere per deliberare. C’è la necessità di sapere con certezza come davvero stanno le cose per quanto riguarda la gestione della libera professione e le liste d’attesa" aggiunge Vittoria Nallo, presidente del gruppo Stati Uniti d'Europa per il Piemonte.

 

Alice Ravinale, presidente AVS, conclude: “Fare luce sulla sovrapposizione, in ambito sanitario e ospedaliero, di prestazioni pubbliche e prestazioni private è necessario per una corretta gestione e programmazione dell'attività delle strutture, anche per evitare che il ricorso all'intramoenia e ad altre forme di prestazioni private abbia ripercussioni sulla qualità del servizio sanitario pubblico e sull'organizzazione dei turni per il personale, che oggi rischia di allontanare dal pubblico tanti professionisti della sanità.”

comunicato stampa

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