In Piemonte l'attesa per una diagnosi neuropsichiatrica infantile può arrivare fino a un anno e mezzo. Ed allora ecco che apre un nuovo centro di Diagnosi e Percorsi specialistici personalizzati per i ragazzi entro i 18 anni di età - promosso da Consulta per le Persone in Difficoltà (CPD) - per ricevere una valutazione in tempi rapidi. Le famiglie in difficoltà economica potranno accedere al servizio del Centro HPL a condizioni agevolate.
Fondamentale una diagnosi precoce
Offrire un percorso diagnostico precoce e accurato per i minori che si trovano ad affrontare fatiche nel percorso evolutivo è fondamentale per dare la possibilità di attivare interventi terapeutici e riabilitativi tempestivi, che in età evolutiva possono prevenire o modificare le traiettorie di sviluppo.
Alcuni esempi dei disturbi del neurosviluppo più comuni sono quelli da Deficit di Attenzione o Iperattività (ADHD), dello Spettro Autistico (ASD), del Linguaggio, della Coordinazione Motoria (DCD) e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Inoltre, la diagnosi è necessaria per poter ottenere la certificazione dell'Asl, obbligatoria per accedere al sostegno scolastico o ad altre forme di supporto pubblico.
Tutti i servizi previsti
I ragazzi e le famiglie potranno essere seguiti anche dopo la diagnosi, con consulenze sui percorsi da intraprendere, orientamento rispetto alle possibilità offerte dal territorio e accompagnamento all'accesso ai servizi. Gli stessi Centri HPL, ad esempio, offrono trattamenti specifici per i disturbi del neurosviluppo, tra cui interventi psicologici, pedagogici, logopedici e psicomotori, e Laboratori di potenziamento cognitivo per migliorare memoria, attenzione, flessibilità, pianificazione nei bambini dai 6 ai 10 anni che abbiano già ricevuto una diagnosi.
Proprio da questa esperienza è emerso il problema che hanno riscontrato molte famiglie di non riuscire a ricevere in tempi brevi una diagnosi. Come spiegato dalla project manager Liliana Brucculeri, il nuovo centro diagnosi prende in carico i disturbi di entità medio-lieve, cioè quei casi che faticano a rientrare nel circuito dell'Asl in tempi brevi, mentre il servizio sanitario riesce a rispondere in maniera più rapida ai casi più gravi.
Un sostegno per le famiglie
La prerogativa del centro è quella di accompagnare nel percorso l'intera famiglia del minore, con attenzione al suo contesto di crescita e l'obiettivo di fornire a genitori e insegnanti gli strumenti necessari.