Eventi - 25 ottobre 2024, 16:44

‘Intrecci di parole’ racconta con l’arte 850 anni di valdismo

Domani, all’ingresso del Museo valdese di Torre Pellice, verrà inaugurata l’opera dell’artista italo-thailandese Thanchanok Belforte

Thanchanok Belforte mentre allestisce la sua opera

‘Intrecci di parole’, nati da incontri, sono diventati un’opera d’arte, che racconta le comunità valdesi oggi a 850 anni dalla fondazione del movimento da parte di Pietro Valdo. L’opera firmata da Thanchanok Belforte verrà inaugurata domani e resterà esposta all’ingresso del Museo valdese di Torre Pellice.

“Abbiamo raggiunto dieci comunità valdesi in Italia. Con loro abbiamo lavorato, io, Nicoletta Favout e l’artista Belforte, per provare a descriverci oggi – racconta Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro Culturale Valdese di Torre –. Da una parte, è nata una collezione di lavori creati dalle comunità, che abbiamo esposto qui nel corridoio della biblioteca. Dall’altra, Belforte ha lavorato sulle parole e gli intrecci di parole che venivano fuori da questi incontri, producendo quest’opera che adesso esibiamo e che in qualche modo, attraverso l’arte contemporanea, rende quello che oggi sono le comunità valdesi”.

Per la Fondazione, ‘Intrecci di parole’ rappresenta un punto di arrivo, ma non di conclusione, una realtà in continua evoluzione. La sensazione che emerge oggi dall’opera potrebbe non essere la stessa tra qualche anno. “Belforte la renderebbe magari in maniera leggermente diversa, perché le comunità da qui a 10 anni forse cambieranno”.

L’artista, nata nel 1995, ha studiato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e ha partecipato a rassegne sia in Italia che all’estero. Come italo-thailandese ha sempre cercato di approfondire il rapporto con le proprie radici, infatti identità e cultura sono alcuni dei temi che vengono fuori nei suoi lavori. Al momento la sua ricerca si confronta con forma e spazio e indaga soluzioni che possano attirare l’attenzione dell’osservatore e farlo riflettere.

L’opera è posizionata all’ingresso del Museo valdese. “Per noi è importante perché è un modo, a 850 anni di distanza dalla nostra fondazione, di restituire quello che siamo” – aggiunge Rosso –. E la posizione non è casuale. Prima di entrare i visitatori si trovano di fronte a quest’opera, fanno il giro e quando escono, probabilmente, passandoci davanti la guarderanno con un occhio un po’ diverso, perché nel frattempo hanno attraversato 850 anni di storia”.

L’inaugurazione si terrà domani, sabato 26 ottobre, alle 17 in via Beckwith 3. La partecipazione è libera.

Sempre sabato 26, alle 15, ci sarà l’apertura di due mostre.

‘Uno sguardo sulle fragilità’ di Davide Rosso proporrà circa cinquanta immagini, con testi di accompagnamento, che catturano l’essenza delle fragilità quotidiane. Le foto spaziano dalle rappresentazioni di ambienti naturali minacciati ai ritratti di individui in momenti di vulnerabilità, fino alle scene di interazioni sociali che evidenziano le tensioni e le difficoltà del mondo contemporaneo.

La mostra pittorica, dedicata al celebre artista Paolo Paschetto, esporrà invece una selezione di 50 opere provenienti dalla Collezione della Tavola Valdese con dipinti a olio, acquerelli, disegni a china e linoleum grafie, realizzate dall’artista tra il 1915 e il 1923. Tutte opere che offrono una visione del territorio delle valli valdesi, con un’attenzione particolare a paesaggi ed edifici storici che oggi rivestono un importante valore simbolico, come i templi e le ‘scuolette Beckwith’.

Sarà possibile visitarle entrambe fino al 4 maggio 2025, dal giovedì alla domenica dalle 15 alle 18,30.

Domenica 27 ottobre alle 16, in occasione della Festa della Riforma, il Museo valdese offrirà, compresa nel costo del biglietto del museo, la visita guidata gratuita al percorso sul tema ‘La Riforma Protestante’.

Giovedì 31 ottobre, alla Galleria Scroppo, in via D’Azeglio 10, si terrà il convegno ‘Medio Oriente tra cultura e guerra’, organizzata dalla Fccv in collaborazione con il Comune. Tra i temi principali del convegno, verranno affrontate le radici storiche e le cause delle guerre in corso, il ruolo delle potenze internazionali e regionali, le migrazioni forzate e le prospettive di pace. Inoltre, si discuterà del patrimonio culturale del Medio Oriente, che resiste alle devastazioni dei conflitti, e dell'importanza del dialogo interculturale e interreligioso per la stabilità della regione. È prevista la diretta sia sulla pagina Fb che sul canale YouTube della Fccv. L’evento è aperto a tutti.

Per ulteriori informazioni sulle attività è possibile scrivere a: il.barba@fondazionevaldese.org

Sabina Comba