Cronaca - 25 ottobre 2024, 07:50

Lutto per il mondo del giornalismo torinese: è morto Paolo Griseri, l'uomo che teneva con grazia il mondo Fiat in una mano

Aveva 67 anni, nella sua lunga carriera ha lavorato per Manifesto, Repubblica e Stampa. Molti i suoi libri pubblicati sul mondo dell'auto e della politica

Paolo Griseri avrebbe compiuto 68 anni tra poche settimane

Lutto per il mondo del giornalismo torinese e nazionale. Nelle scorse ore, improvvisamente, è morto Paolo Griseri. Avrebbe compiuto 68 anni tra qualche settimana, visto che era nato a Torino il 17 novembre del 1956. Un malore improvviso lo ha portato via nel pieno della notte. Lascia un figlio, Gabriele e la moglie, Stefania.

La carriera

Uomo di intelligenza raffinata e competenza totale, Griseri è stato in questi decenni uno dei massimi esperti del mondo Fiat, oggi Stellantis. Ha seguito da vicino tutte le vicende che hanno portato il Lingotto all'attuale fusione con Psa e, prima, con Chrysler. Ha lavorato per tutti i maggiori quotidiani italiani: dal Manifesto a Repubblica, di cui è stato inviato, fino a La Stampa, di cui è stato anche vicedirettore.

Nella sua vita è stato anche autore di molti libri, legati proprio al mondo dell'automotive e alla politica, soprattutto torinese. 

Ma parlare di Paolo Griseri come giornalista sarebbe riduttivo e forse, lui per primo, ne sorriderebbe. Paolo era una persona meravigliosa: bravissimo, di una competenza professionale sconfinata. Ma al tempo stesso capace di un carattere mite e alla mano, gentile. Anche con i colleghi più giovani e meno esperti. Aveva una leggerezza inattaccabile, sia quando si trattava di seguire uno degli incontri alla presenza dei massimi vertici di casa Fiat, sia quando si trattava di giocare a calciobalilla, in una soffitta di via Po, a ore improbabili.

Era l'esempio di ciò che avrebbe voluto essere chiunque abbia mai intrapreso questo lavoro. Ascoltato, rispettato (anche da chi magari ne riceveva giudizi severi, tra le sue righe), atteso. Senza sentirsi inarrivabile: perché, quelli bravi davvero, non hanno mai bisogno di fare i fenomeni.

Mancherà tantissimo, di quella mancanza che è impossibile descrivere in parole. E, anche per questo, è difficile essere come Paolo.

Il ricordo

Ad esprimere il proprio cordoglio il sindaco Stefano Lo Russo: "Lascia un vuoto grandissimo, e il ricordo delle lunghe chiacchierate sulla città: bei momenti che abbiamo condiviso nel corso degli anni". "Si era fatto - aggiunge il primo cittadino - interprete dei tanti cambiamenti di Torino"

A fargli eco il governatore Alberto Cirio: "Con la scomparsa di Griseri il giornalismo italiano e quello torinese perdono una voce libera, appassionata, mai banale. Profondo conoscitore della realtà del Paese, del mondo del lavoro e della politica, ha dedicato alle storie delle donne e degli uomini il suo lavoro e la sua grande professionalità giornalistica".

"Paolo - commenta il segretario generale della Fiom Cgil Edi Lazzi - era un giornalista scrupoloso: conosceva alla perfezione l'industria torinese ed in particolar modo il settore dell'automotive. Le sue analisi, soprattutto quelle legate alla Fiat, erano sempre uno stimolo per riflettere su temi importanti per lo sviluppo economico. Grazie Paolo, ci mancheranno i tuoi articoli e ci mancherai tu".

Parole di cordoglio anche dalla RSA FIOM CGIL Carrozzeria Mirafiori: "Le tormentate vicende Bertone e Fiat ci hanno fatto conoscere questo Giornalista, un ottimo professionista serio, leale, competente, preparato ed anche simpatico".

A ricordarlo anche i segretari generali di Cisl Torino Piemonte, Domenico Lo Bianco e Luca Caretti: "Perdiamo una bella persona, un grande interprete della società torinese e italiana, una voce libera e originale del giornalismo economico e sociale. Attraverso i suoi occhi, e soprattutto la sua penna, Paolo ci ha raccontato e fatto vedere cose che non avremmo mai conosciuto e saputo".

Per il presidente dell'Unione Industriale Marco Gay, "Paolo Griseri è stato innamorato tutta la vita di Torino e della sua ambizione di innovare e trasformarsi. Lui l'ha raccontata e capita, sia quando i progetti si realizzavano, sia quando rallentavano, senza mai perdere una profonda capacità di analisi, quella che serve per vincere le sfide anche più complesse"

"Paolo Griseri è stato, per me, prima uno dei compagni del coordinamento studenti medi, poi un giornalista del Manifesto che raccontava la trasformazione della città-fabbrica nella Torino delle diseguaglianze. E ancora, il giornalista di Repubblica con cui condividere tante confidenze sulle relazioni sindacali a Torino e in Fiat: battaglie comuni e discussioni infinite, non sempre d’accordo ma sempre ascoltandoci", ha dichiarato Giorgio Airaudo della Cgil Piemonte. "Mi mancherai, ci mancherai. Ciao Paolo".

L'ultimo saluto

I funerali di Paolo Griseri si terranno lunedì 28 ottobre, alle 9,30, presso la chiesa della parrocchia dell'Ascensione in via Bonfante 3, a Torino. Rosario sabato 26 ottobre alle 18,30 presso la stessa chiesa.

La camera ardente sarà invece allestita domenica 27 ottobre, dalle 12,30 alle 18,30 alle redazioni della Stampa e di Repubblica (sala delle proiezioni al -1) in via Lugaro 15. Un saluto laico è previsto alle 14.