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Cultura e spettacoli | 24 ottobre 2024, 10:22

Al via la Contemporary Cello Week 2024: dalle rap battle con i violoncelli ai mini concerti a Porta Nuova, ecco cosa non perdere

Incontri, appuntamenti musicali, danza a Torino e non solo fino al 3 novembre

Al via la Contemporary Cello Week 2024

Al via la Contemporary Cello Week 2024

Si apre oggi la Contemporary Cello Week con un appuntamento che unisce tradizione e contemporaneità. 

Alle ore 21.30 al FolkClub, i due solisti del rinomato Ensemble Intercontemporain di Parigi, si sfideranno come in una vera e propria rap battle dove, anziché confrontarsi sulla tecnica delle parole, useranno la musica. L’evento si chiama La disfida dei violoncelli di Francia e porta a sfidarsi Renaud Déjardin e Éric-Maria Couturier, tra brani barocchi e improvvisazioni jazz, interventi avanguardistici e melodie minimaliste. Il pubblico conoscerà il programma in presa diretta, annunciato, brano dopo brano, dagli stessi protagonisti.

Il rap a Venaria: ospite, fra gli altri, Ballaké Sissoko

Fra gli appuntamenti più evocativi, il 26 ottobre alla Reggia di Venaria, Il Castello rap si porrà in equilibrio tra un utilizzo creativo della tecnologia e un percorso musicale che conduce alle radici del rap, con una serata composta da due parti.

Alle ore 20.30, nella Galleria Grande si snoderà un affascinante percorso di “esperienze sonore”, con sei violoncellisti distribuiti negli ampi spazi della Residenza Sabauda, installazioni sonore e registrazioni di frammenti musicali fruibili dal cellulare. Elementi rap e testi in vari idiomi, realizzati dalla giovane e già affermata scrittrice sarda Giulia Binando Melis, che presterà la voce e scriverà i testi del brano composto da Gianluca Verlingieri, sono l’anticamera di quanto si ascolterà subito dopo.

La Sala Diana, alle ore 21, ospiterà il musicista maliano Ballaké Sissoko, cantastorie griot e rapper ante litteram di fama mondiale, che si esibirà per la prima volta in questo luogo. Strofe tramandate oralmente di generazione in generazione e suoni, quelli della kora, di antica tradizione africana, concluderanno un percorso avviato “elettronicamente”.

 

I mini concerti alla stazione metro di Porta Nuova, seguendo Marc Augé

Marc Augé definisce come «nonluoghi» tutti quegli spazi che non sono identitari, relazionali o storici, dove gli individui si incrociano senza entrare in relazione. Ad esempio le stazioni. Da questo concetto nasce l’evento Il violoncello di Marc Augé, tre mini-concerti per violoncello e passanti in programma il 27 ottobre alle ore 16, alle ore 16.30 e alle ore 17 presso la stazione Porta Nuova della metropolitana di Torino. Si tratta del primo appuntamento OFF della Contemporary Cello Week. Quale luogo migliore per “carpire” pochi minuti di attenzione ai viaggiatori di passaggio? I tre micro-concerti sono pensati per lasciare una traccia emozionale, un breve ristoro musicale.

 

La prima torinese di Suite Zero, un evento molto atteso

Il 1° novembre sarà il momento di Suite Zero, spettacolo di danza con musiche per violoncello ed elettronica. Co-prodotta nel 2021 dalla Compagnia Nexus di Bologna e da EstOvest Festival, l’opera approderà per la prima volta a Torino, al Teatro Vittoria (ore 20.30). La coreografa e danzatrice Simona Bertozzi e il musicista Claudio Pasceri, a partire dalle Suites per violoncello solo di J S Bach, costruiscono un’opera in sei parti, fra movimenti del corpo e sonorità del violoncello. Le molteplici fonti sonore utilizzate, distribuite nello spazio, contribuiscono alla costruzione di percorsi coreografici non comuni, verso la polifonia.

 

La chiusura a Ivrea, da Bach a Olivetti

Recitativi, dalla Fabbrica illuminata è il titolo con cui la Contemporary Cello Week si conclude, il 3 novembre, presso l’Archivio Storico Olivetti di Ivrea. Il programma è costellato di brani per strumento solo che si ispirano a testi di natura letteraria, sociale e filosofica. Lo strumento deve “parlare”, “esprimersi”, “sussurrare”. Brani celebri per violoncello solo, da J S Bach a Luciano Berio, dialogano con nuove partiture, realizzate per quest’occasione. Fortemente simbolico è il contesto che ospita il concerto, ovvero uno degli storici spazi legati al progetto del visionario industriale eporediese Adriano Olivetti.

 

Per info e programma completo: www.estovestfestival.it 

redazione

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