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Economia e lavoro | 23 ottobre 2024, 12:16

IoLavoro 2024, in due giorni 3.700 posti cercano il loro candidato più adatto

Tra oggi e domani a Lingotto Fiere la kermesse per far incontrare domanda e offerta di impiego. Oltre 130 le aziende presenti. Chiorino: "Posti di qualità, ma anche competenze adeguate"

IoLavoro 2024, in due giorni 3.700 posti cercano il loro candidato più adatto

Sono 3.700 le opportunità di lavoro che in due giorni (oggi e domani) si presenteranno all'edizione 2024 di Io Lavoro, la kermesse che al Lingotto Fiere si propone di far incontrare domanda e offerta di impiego.

I numeri della kermesse

Al Padiglione 3 tanti gli stand e oltre 130 aziende presenti, insieme a 11 accademie di filiera. Dal 2005 sono state 64 le tappe di Io Lavoro organizzate a Torino e in altre città piemontesi. Il 15 novembre toccherà a Biella e il 28 ad Asti.

Oltre 3.000 le persone registrate, oltre duemila gli studenti, che per due giorni potranno ascoltare incontri, spiegazioni e vedere dal vivo attività che spaziano dell'edilizia all'estetica, passando per le auto o la reception di un albergo. Fino alla gioielleria. Addirittura, si può giocare a calciobalilla contro un robot dal braccio meccanico.

Immancabile, poi, lo stand per aiutare le persone a compilare il proprio curriculum e renderlo il più efficace possibile. 

In crescita e itinerante

"L'evento cresce di anno in anno ed è diventato itinerante perché il nostro compito è stare sui territori e trovare opportunità - dice la vicepresidente regionale, Elena Chiorino -. Servono offerte di qualità, ma anche le giuste competenze. Solo così si può creare ricchezza. E Io Lavoro serve anche in termini di orientamento, per far capire le figure professionali più ricercate e quali percorsi formativi seguire". "Le opportunità ci sono - conclude - ed è compito della politica metterle in evidenza".

E il direttore di Agenzia Piemonte lavoro, Federica Deyme, aggiunge: "Sono tante le proposte di lavoro, ma non sempre trovano corrispondenza coi candidati. Il nostro compito è proprio quello di fare incontrare ciò che le aziende cercano e le capacità delle persone. Serve sempre più specializzazione, fare un salto di qualità e migliorare le competenze dei candidati. Bisogna creare percorsi formativi quasi sartoriali".

Contestazione dei Sì Cobas

Ma come lo scorso anno, anche quest'anno non è mancata la contestazione da parte di sì cobas, proprio alla vicepresidente Chiorino.

"Perché non incontra i disoccupati? - chiedono i manifestanti, con megafono e striscione -. Vogliamo sapere quante persone di quelli che seguono i corsi di formazione poi trovano davvero lavoro. In altre regioni questa comunicazione viene data, noi mandiamo mail senza avere risposta".

Massimiliano Sciullo

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