Le grandi fabbriche del territorio aprono le loro porte ai non addetti ai lavori per svelare la quotidianità, i meccanismi e - perché no - piccoli segreti. Torna con la quinta edizione Fabbriche Aperte, l'iniziativa che per tre giorni (da domani al 26 ottobre) coinvolge 140 aziende del Piemonte, accogliendo un numero crescente di visitatori.
Il debutto con Avio Aero e Silco
Un piccolo antipasto si è avuto questa mattina, presso Avio Aero e Silco, entrambe in provincia di Torino, alla presenza dell'assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Tronzano.
Nelle edizioni precedenti, l’evento aveva raccolto oltre 21.500 persone. Ma Fabbriche Aperte, co-finanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, è anche un evento che vuole dare l’occasione per rendere evidenti ai cittadini i diversi modi di utilizzare al meglio le risorse europee del FESR. Sono infatti molto più della metà dei partecipanti le aziende che hanno beneficiato di questo tipo di misure per l’efficientamento energetico, per l’innovazione dei processi produttivi, per la riqualificazione degli edifici o dei macchinari, per l’accesso al credito o il supporto agli investimenti in ricerca e sviluppo, per un investimento di oltre 100 milioni di euro, che rappresenta un impegno significativo del sistema pubblico-privato verso lo sviluppo sostenibile del comparto industriale.
Una partecipazione in crescita
"Questa massiccia partecipazione – commenta Tronzano – è la conferma di un interesse che cresce sempre più per questa iniziativa. “Fabbriche Aperte” giunta quest’anno alla Quinta edizione, permette al grande pubblico di visitare ben 140 stabilimenti, su tutto il territorio regionale, aperti straordinariamente per l’occasione, in modo da consentire la conoscenza diretta dei luoghi della produzione industriale e vedere la capacità di tradurre idee e progetti in processi e prodotti di eccellenza, affermando l’immagine della nostra Regione come territorio della manifattura intelligente, dell’innovazione e del saper fare. Nell’anno in cui Torino è capitale della Cultura d’Impresa un risultato che testimonia il valore del nostro sistema produttivo”.