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Copertina | 19 ottobre 2024, 00:00

Marco Valsecchi (ad Synergie Italia): "Intelligenza artificiale e competenza umana, ecco come si costruisce il futuro del lavoro"

Far incontrare domanda e offerta di impiego, ma non soltanto: il Gruppo che conta 17 filiali solo nel Torinese punta anche su sostenibilità, inclusione, supporto alle donne e lotta al cyberbullismo

Marco Valsecchi (ad Synergie Italia): "Intelligenza artificiale e competenza umana, ecco come si costruisce il futuro del lavoro"

Il mondo del lavoro come rebus in cerca di soluzioni sempre nuove e all'avanguardia. Perché far incontrare al punto giusto (e nel momento giusto) chi cerca e chi offre un impiego, è da sempre materia complessa. Di questi tempi, ancora di più. Lo sa bene Marco Valsecchi, neo amministratore delegato di Synergie Italia, realtà leader nel mondo dell'occupazione.

Dottor Valsecchi, cosa vuol dire al giorno d'oggi lavorare nel mondo della domanda e dell'offerta di occupazione?

“È' una grande sfida. Ho lavorato in Italia fino al 2009-2010 e all'epoca, sul mercato, la differenza la faceva ancora andare a cercare il cliente in maniera diretta. Poi, messo a fuoco la necessità, i candidati adatti si trovavano. Ora invece è completamente diverso: il mercato è guidato dai candidati e, in questo senso, si è avvicinato a quello europeo e mondiale. Il ruolo centrale è quello del reclutatore, ma è fondamentale anche avere un database e saperlo gestire in maniera corretta". 

Nei giorni scorsi Torino è stata la cornice di un vostro "Recruiting day": è successo il 3 ottobre 2024 presso Altec, con il convengo 'Opportunità e carriere nel settore aerospaziale". E' un settore particolarmente interessante?

“Siamo leader in Italia in questo settore: posso dire che è stata un'esperienza ottima, c’erano tante aziende con cui siamo già in rapporti e che stanno facendo la differenza a livello strategico in Piemonte e non solo, in un comparto sempre più importante. Si tratta di un format molto efficace che mette in contatto le aziende e i candidati a tutti i livelli. E’ stato un successo, tutti erano estremamente contenti. E sono arrivati quasi 250 candidati laureandi e neolaureati: un numero inatteso e, soprattutto, rappresentato da profili perfettamente spendibili. Conoscevano il settore e le aziende. E non è un elemento così banale, quando si fa il nostro mestiere”. 

Il vostro calendario però non conosce soste: dopo Torino tocca a Milano e, entro la fine del mese, ecco Roma.

“Abbiamo molti appuntamenti e stiamo investendo sempre di più su questi Recruiting day: ci aspettiamo tantissimi candidati anche nei prossimi eventi. Da Thales a Generali, ci saranno tantissime aziende alla ricerca di talenti e ci sarà massima attenzione anche a un tema importante come quello dell’inclusione”.

Il vostro Gruppo ha dato vita a un format apposito per parlare di questi temi: si tratta di "Synergie & inclusion". Che tipo di sfida è questa?

"Esatto, proprio a Roma avremo il prossimo appuntamento, il 29 ottobre presso Palazzo Merulana: un recruiting day e un convegno dedicato alla disabilità nel mondo del lavoro. Faremo incontri specifici e presenteremo il nostro servizio di politiche attive. Abbiamo centinaia di operatori nelle nostre filiali che aiutano i candidati che si trovano in condizioni svantaggiate. Durante l’evento è previsto un momento di confronto con diverse realtà sulle criticità e i successi di questo impegno: per noi è fondamentale dare un futuro a chi più ha difficoltà, con il nostro operato abbiamo un impatto sociale e ne siamo consapevoli. Le persone con disabilità, peraltro, sono figure perfettamente impiegabili”.

Un altro progetto che seguite da vicino è quello del "Synergie Impact", di cosa si tratta?

“È un progetto che rappresenta bene il nostro impegno in settori come l’inclusione e la sostenibilità: valori che non possono non appartenere al nostro settore. Aiutiamo la comunità e le persone in un momento importante come quello della ricerca di un lavoro. Bisogna andare oltre i luoghi comuni e le rappresentazioni sbagliate. E questo ci permette anche di essere riconosciuti, nel nostro settore, per questo tipo di caratteristiche”. 

Come Synergie affrontate anche il tema del cyberbullismo con il progetto in collaborazione con Fondazione Carolina.

“È un progetto che portiamo avanti da 3 anni: fino a oggi sono stati oltre 5000 gli studenti coinvolti per comprendere tutte le sfaccettature di questo fenomeno. Abbiamo organizzato incontri nelle scuole superiori piemontesi e di tutta Italia. Vogliamo dare ai ragazzi la consapevolezza della loro condizione, aiutarli nel saper riconoscere certi comportamenti e anche spiegare loro come chiedere aiuto. Andremo ancora avanti con queste attività, anche perché ci permettono di entrare in contatto diretto con il mondo delle scuole. Vogliamo dare alle giovani generazioni una formazione sulle opportunità del mondo di lavoro. Vogliamo fare da raccordo tra percorsi scolastici e domanda delle aziende. Vogliamo valorizzare le soft skill e orientare anche le ragazze verso le carriere stem. Temi sempre più attuali di questi tempi”. 

A chiudere il cerchio, poi, c'è il vostro progetto "Attiviamoci per la parità".

“In questo caso ci rivolgiamo al mondo femminile, per fare prevenzione e aiutare le persone contro i fenomeni di violenza verso le donne. Abbiamo coinvolto tutta la nostra rete attraverso due webinar informativi, con il supporto del Centro antiviolenza SvoltaDonna OdV, e presto a Firenze, il 22 novembre, raggiungeremo di persona gli studenti e l’intera comunità, con workshop, presentazioni e momenti di confronto. Ci occuperemo di vari aspetti: dalla formazione per l’autonomia alla gestione finanziaria fino all’autodifesa”.

Il vostro mestiere, poi, è interessato da vicino dall'innovazione tecnologica. Quali sono i nuovi strumenti che avete a disposizione?

“La parte del leone la fa l’intelligenza artificiale, che ci aiuta nel comporre testi e a redigere cv e certificazioni di competenze. Ma la parte più attuale, già attiva da qualche anno, è senza dubbio collegata al reclutamento: abbiamo milioni di candidati all'interno del nostro database e, fino a qualche anno fa, il suo utilizzo non ne sfruttava appieno le potenzialità. Ora gli algoritmi permettono al reclutatore di selezionare al meglio, risparmiando tempo e valorizzando l’apporto della persona che sa valutare la selezione più raffinata sulla base delle esigenze del cliente. Diventiamo più produttivi e più veloci, ma gli assistenti virtuali non andranno mai a sostituire il contributo dei nostri reclutatori”.

Di recente avete anche ricevuto un Premio dalla UNHCR, l'agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, per una vostra attività sul territorio piemontese. Ci racconta la storia?

“È successo presso la filiale di Asti, dove i nostri operatori sono riusciti, tramite le politiche attive, a portare un ragazzo rifugiato a trovare un posto di lavoro e a inserirsi a pieno titolo nella comunità astigiana. Siamo partiti dai primi passi, la lingua, il bilancio delle competenze, la formazione, fino ad arrivare al contratto di assunzione. Un lavoro adatto alle sue capacità e che gli ha cambiato la vita. Il premio ha tenuto conto inoltre di numerosi inserimenti di rifugiati o richiedenti asilo da noi effettuati sul territorio nazionale”. 

Cosa vuol dire Synergie, a Torino e in Piemonte?

“Abbiamo 160 filiali in tutta Italia. Di queste, 38 filiali sono quelle in Piemonte e 17 sono nella sola area metropolitana di Torino. Il Nord Ovest è la zona dove siamo nati e dove continueremo a svilupparci. Gli investimenti più grossi che facciamo a Torino e in Piemonte sono finalizzati all'espansione di servizi alternativi e per rafforzare le filiali già esistenti. Ma in Italia vogliamo arrivare a 300 filiali e vogliamo potenziarci nelle zone in cui ci sono potenziali di crescita. A inizio 2025, poi, proprio a Torino contiamo di aprire un ufficio executive, così da chiudere il cerchio dell’offerta dei profili professionali, arrivando fino al ceo e al cfo”.

Massimiliano Sciullo

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