In Piazza Bottesini appare l’immagine di un gatto che insegue una farfalla: è una scena giocosa o nasconde una trama alternativa? Quest’anno il tema della 10° edizione di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, il progetto sul pre-esistente di Alessandro Bulgini, è dedicato al camouflage. Uno spazio urbano di 6x3 metri in Piazza Bottesini diventa un manifesto di pubblico dissenso nascosto in piena vista. Il settimo appuntamento è con l’opera “Far Fall” dell’artista Davide Dormino.
Un simpatico gattino stilizzato cerca di intrappolare una farfalla nel suo retino. Il gatto è il predatore, la farfalla la preda. Il gatto è il nemico camuffato, la farfalla è il nostro spirito libero sul punto di essere intrappolato. Una scena all’apparenza innocente potrebbe raccontarci una storia tutt’altro che a lieto fine.
Tanto nella cultura orientale quanto in quella occidentale, la farfalla è un simbolo ricorrente, dall’iconografia cristiana fino alle arti visive, nei dipinti di Van Gogh, di Hieronymus Bosch, nelle nature morte fiamminghe, nei kimoni giapponesi. È un'allegoria dell'anima, della salvezza, della metamorfosi. Non a caso il termine greco “psyché” designa l’anima, ma significa anche farfalla.
Ecco perché anche nella tradizione ellenistica, la giovane Psiche è rappresentata con ali di farfalla. Da qui l'analogia anima-farfalla, o soffio vitale che sfugge all'uomo in punto di morte.
Per il settimo manifesto camouflage, l’artista Davide Dormino si è appropriato di uno sticker whatsapp da un pacchetto creato da Jerrod Maruyama, “Cutie Pets” (dolcissimi amici graziosi e simpatici) a cui ha dato liberamente il titolo di Far Fall. “In inglese l’espressione si traduce come “caduta lontano, cade lontano” così come l’immagine in questione è distante in tutto dalla mia ricerca, estetica e concettuale. Rinnegare, tradire, censurare sé stessi quando il sangue bolle dall’altra parte, diventa un atto di resistenza ancora più incisivo poiché è la dichiarazione che esiste un problema radicato nel sistema”. Con questa dichiarazione, Dormino intende denunciare
quanto l’arte sia costretta talvolta a piegarsi alle logiche di mercato. Eppure, realizzando un’opera antitetica, lontana dalla sua consueta pratica artistica, Far Fall concorre a completare l’operazione di dissenso corale di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto nascondendo in piena vista un credo personale, un’idea, una necessità con un perfetto camouflage.