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Cronaca | 18 ottobre 2024, 16:38

Torino ricorda il filosofo e politico Norberto Bobbio: a lui dedicata una targa nella vecchia casa di via Sacchi 66

Alla cerimonia presente tanta gente e molte autorità, tra cui la vicepresidente del Senato Rossomando

Torino ricorda il filosofo e politico Norberto Bobbio

Torino ricorda il filosofo e politico Norberto Bobbio

A distanza di vent'anni dalla sua scomparsa, il Comune di Torino ha voluto ricordare il filosofo e politologo Norberto Bobbio con una targa che è stata collocata proprio sulla facciata del palazzo dove visse gran parte della sua vita, in via Sacchi 66.

Il palazzo oggi è stato trasformato in una foresteria per studenti, quasi a ricordare che il celebre inquilino fosse un docente universitario. D'altronde è proprio nel periodo dell'insegnamento che Bobbio delineò parte degli interessi che saranno alla base della sua ricerca e dei suoi studi futuri, come la filosofia del diritto, la filosofia contemporanea e gli studi sociali. 

"In questa casa mio padre visse tutta la sua vita adulta, quando questo quartiere era ancora periferia di Torino – ha raccontato il figlio di Norberto, Marco BobbioNel 1935 quando intraprese la carriera universitaria si trasferì in altre città, solo dopo la guerra decise di vivere nel quinto piano di via Sacchi 66 ritornando a Torino".

"Molti personaggi illustri varcarono questo portone per fargli visita", ha continuato il figlio di Bobbio. "In questa casa passarono due presidenti della Repubblica, giornalisti, sindaci e molti altri ancora. Ma quello che mi piace sottolineare di più è che sono passati tanti ricercatori e studenti, e ugualmente con tutti mio padre apportava lo stesso tipo di ascolto senza mai giudicare".

La cerimonia di consegna della targa ha visto la partecipazione di un vasto pubblico e di molte autorità, tra cui la vicepresidente del Senato della Repubblica Anna Rossomando. Un momento di festa realizzato grazie alla collaborazione tra la Città di Torino con il Centro studi Piero Gobetti, di cui Bobbio fu a lungo presidente e a cui ha lasciato gran parte del materiale della sua biblioteca, contando circa 20mila volumi.

"Alla famiglia Bobbio porto i saluti di tutta la città e la gratitudine del patrimonio culturale che ci ha lasciato – ha dichiarato la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia GrippoStudenti e studentesse in questo immobile hanno abitato nel periodo dei loro studi, e non è stato infrequente che gli capitassero tra le mani testi di Bobbio. Per noi oggi è l'occasione di far riaffiorare un'altra linea importante, ovvero la scuola come opportunità unica per i cittadini e le cittadine del domani".

"Via Sacchi 66 non è stato per noi solo un indirizzo ma un luogo densissimo di storia e cultura – ha spiegato il presidente del Centro studio Piero Gobetti, Marco Revelli Dopo la liberazione molte altre figure della vita culturale e internazionale hanno continuato a passare da qui, ma anche un'infinità di giovani studiosi e non. Oggi Norberto ci lascia tre valori fondamentali: la pace, la solidarietà e i diritti universali come la tolleranza e la democrazia".

"Bobbio è stato uno dei maggiori filosofia di diritto e politica del secolo scorso. Ma le sue attività non si limitano solo carriera filosofica – ha commentato la presidente della Circoscrizione 1 Cristina Savioinfatti scrisse tre libri riguardo la politica di cui uno divenne un vero e proprio fenomeno editoriale vendendo più di 500mila copie. Il quadro teorico della sua tradizione ci portano a comprendere anche e specialmente i fenomeni di oggi".

La targa è stata scoperta dalla presidente Grippo e dal figlio del professor Bobbio Marco Bobbio, alla presenza del Gonfalone della città di Torino decorato con medaglia d'oro al valor militare. Una targa semplice che riporta sopra una celebre frase dello stesso Bobbio: "Ho imparato a rispettare le idee altrui, ad arrestarmi davanti al segreto di ogni coscienza, a capire prima di discutere, a discutere prima di condannare".

Marco D’Agostino

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