Le recenti perquisizioni straordinarie condotte dalla Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di Torino, che hanno portato al sequestro di armi rudimentali, telefoni cellulari e sostanze vietate, hanno suscitato polemiche da parte del Garante Regionale dei detenuti del Piemonte. Il Garante ha espresso perplessità sull'operato degli agenti attraverso la stampa locale, richiamando una direttiva del 2021 che, secondo lui, richiederebbe una maggiore informazione preventiva sulle perquisizioni.
L'Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP) ha risposto con fermezza, sottolineando che l'operazione si è svolta secondo le norme previste per la polizia giudiziaria e non rientrava tra quelle soggette all'obbligo di informazione al Garante. L'OSAPP ha chiarito che la direttiva del 2021 non si applica in questi casi e ne ha chiesto il ritiro per evitare future confusioni e ingerenze nelle operazioni di sicurezza.
Il sindacato ha inoltre richiesto una replica ufficiale al Garante e un comunicato stampa che sostenga l'operato della Polizia Penitenziaria, ribadendo l'importanza del loro lavoro per garantire la sicurezza all'interno delle strutture detentive.