Un palazzo del centro di fine '800 è diventato un moderno campus, sede della ESCP Business school. Ci troviamo all'inizio di via Andrea Doria, proprio di fronte al piazzale Valdo Fusi, dove da oggi la nuova sede della più antica scuola di business del mondo ospiterà i suoi 1100 studenti provenienti da tutto il mondo.
Restyling mix tra storico e contemporaneo
ESCP, fondata a Parigi nel 1819, era già presente a Torino da 20 anni oltre a Madrid, Londra, Berlino e Varsavia. La ristrutturazione dell'edificio, di proprietà di BNL BNP Paribas, è stata effettuata dagli studi di architettura, design e ingegneria, tutti torinesi, TRA Toussaint Robiglio Architetti, G*AA, Subhash Mukerjee Studio, Conrotto Progetti, Fionda e Fred srl, che hanno reso il palazzo un mix tra architettura storica e contemporanea, con l'inserimento sopra la facciata di una lamina ricurva che richiama a Guarini e Mollino.
Attenzione ad ambiente e accessibilità
Gli spazi interni, invece, sono stati costruiti nel nome dell'innovazione e della tecnologia, con attenzione ai temi ambientali e di accessibilità. Il campus ospita 25 aule, uffici, una libreria, un auditorium da 300 posti su un totale di 8000 metri quadri, di cui 1250 saranno aperti al pubblico nei tre spazi della caffetteria (ancora da realizzare), della piazza urbana (realizzata con la Città di Torino) e di un learning center per l'innovazione. Parte dell'energia è prodotta autonomamente da 220 metri quadri tra pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici.
"Torniamo nel 2004 quando ESCP aprì qui la sua quinta sede europea quando avevamo solo 37 studenti, e oggi inauguriamo questa sede - ha commentato il presidente del Cda della Business school Philippe Houzé - Questo campus è una meraviglia di sostenibilità: pannelli fotovoltaici, colonnine di ricarica per biciclette e auto elettriche e ampio utilizzo di materiali riciclati".
Fino a 1500 studenti l'anno nella nuova sede
ESPC Business school è dal 2018 Università straniera in Italia e la sede di Torino potrà ospitare fino a 1500 studenti l'anno. Quest'anno, il 75% degli iscritti è straniero, e per questi motivi il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo hanno sottolineato come la città stia puntando a diventare sempre più internazionale, scommettendo molto sulla formazione.
"È importante essere qui oggi - ha detto Lo Russo - perché questo luogo viene restituito alla città, una città che guarda all'istruzione e alla formazione. Sono tornato ieri da Città del Messico ancora più consapevole che le scelte strategiche che stiamo facendo guardando a lungo termine sono le scelte giuste. Crediamo nella re-internazionalizzazione di Torino, da qualche anno lavoriamo per farla tornare nelle mappe internazionali".
"Questa è una città che ha e deve avere sempre di più una vocazione universitaria, di formazione - ha dichiarato Cirio - La forza di Torino è dare sempre maggiori risposte a chi viene a studiare qua, abbiamo la stessa offerta formativa di Milano e costi inferiori. Un recente studio piazza il Piemonte al primo posto in Italia per studenti stranieri nelle nostre università: è un primato a cui teniamo molto, che conferma l'appeal del nostro sistema formativo e il potenziale di crescita di questo territorio".
Profumo: "Così Torino guarda al futuro"
Il presidente del campus ESCP di Torino è Francesco Profumo, ex ministro dell'Istruzione nel governo Monti, che ha sottolineato come la sede torinese sia l'unica in una città non capitale. "Abbiamo aspettato da tanto tempo questa giornata particolare - ha commentato - e ogni volta che si inaugura uno spazio educativo è un momento in cui si guarda al futuro. Torino ne ha bisogno forse più di altre città: da città industriale si sta trasformando in una città diversa. Questa business school nelle capitali europee a volte si perde tra le altre business school, mentre a Torino è centrale".