Attualità - 16 ottobre 2024, 17:38

Per rimuovere il lucchetto all’impianto sportivo di Osasco, il Crs raccoglie firme

È stato chiuso ad inizio ottobre dal Comune che vuole riaffidarne la gestione con una nuova gara, ma solo dopo aver realizzato alcuni interventi di riqualificazione

Il lucchetto che chiude il campo sportivo

Hanno lanciato una petizione su Change.org contro la decisione del Comune di Osasco di chiudere l’accesso all’impianto sportivo di via Ronchi. Il nuovo direttivo del Crs (Centro ricreativo sportivo), entrato in carica ad aprile, ha raccolto finora oltre 300 firme per chiederne la riapertura. Il Crs gestisce da anni l’impianto composto da campi da calcio, tennis, bocce e da spogliatoi, in base ad una convenzione in vigore dal 1° giugno 2021 al 30 giugno 2024 e poi prorogata fino al 30 settembre: “Il 2 ottobre ci è stata inviata una lettera per email in cui ci veniva annunciata la chiusura degli impianti mentre noi contavamo in una proroga. Non ci aspettavamo una risposta negativa dall’ente, dopo appena qualche mese di gestione del nuovo direttivo, in cui ci siamo impegnati a mantenere in ordine struttura e il campo, portando 92 nuovi tesserati, e organizzando momenti di svago per gli osaschesi come la festa di fine anno scolastico, durante la quale abbiano donato una casetta per gli attrezzi alla scuola” argomenta Salvatrice Scarantino, tesoriere del Crs di cui suo marito, Lulzim Hoxha, è il presidente. Marito e moglie sono dirigenti anche dell’Asd Valchisone Calcio e decine di giocatori di quella società sportiva venivano ad allenarsi ad Osasco: “Erano una sessantina i ragazzi che usavano il campo e, recentemente, alcune squadre amatoriali ci avevano contatti per organizzare qui i loro allenamenti, inoltre, avevamo in programma il memorial Gualtiero Rinaldo il 27 ottobre ma lo dovremo svolgere a Garzigliana, affittando l’impianto sportivo di quel paese”.

Non è chiaro infatti quando riaprirà quello osaschese: “Al momento stiamo facendo un censimento degli interventi necessari per rimetterlo in funzione e poi la gestione verrà assegnata con una nuova gara, ma allo stato attuale della struttura non sarebbe possibile farlo” spiega il sindaco Adriano Miglio. Il primo cittadino di Osasco chiarisce che la decisione di chiuderlo è stata presa dopo l’analisi dei bilanci del Crs: ad agosto, infatti, il Comune aveva chiesto di presentare entro il 10 settembre il rendiconto annuale di gestione degli impianti e il bilancio consuntivo degli anni 2022 e 2023: “Gli ultimi anni si sono chiusi in passivo e dall’analisi che siamo riusciti a fare risulta che una delle spese più ingenti riguarda consumi energetici, che vanno quindi ottimizzati” sottolinea.

L’argomento verrà ripreso nel prossimo Consiglio comunale in cui la minoranza presenterà un’interrogazione a proposito: “Siamo preoccupati perché sembra che non ci sia un progetto concreto per la riapertura dell’impianto e questa situazione è un danno per il paese. Vogliamo quindi capire che cosa non va quali siano le prospettive: per noi è importante che torni a funzionare” chiarisce Marco Buttigliero, consigliere comunale di opposizione e legato da anni al Crs, in quanto suo padre e suo zio furono tra i fondatori.

Elisa Rollino