Economia e lavoro - 15 ottobre 2024, 19:00

Cala il numero dei dipendenti in Comune, ma Palazzo Civico rassicura: "Assunzioni in linea con i pensionamenti"

La vicesindaca Favaro: "Abbiamo bandito 45 concorsi: 6 nel 2021, 19 nel 2022, 14 nel 2023 e 6 quest'anno"

Fin dal primo anno di mandato il sindaco Stefano Lo Russo aveva promesso di aumentare il personale del Comune di Torino. O, almeno, di fermare l'inesorabile calo del numero di dipendenti pubblici, che negli ultimi 7 anni è passato dagli oltre 9.000 del 2017 ai 7.200 del 2024. La diminuzione maggiore, in effetti, si è avuta fino al 2020, mentre dal 2021 in poi il numero è rimasto stabile, come promesso dal sindaco. A fare la differenza è la legge nazionale, che fino al 2020 prevedeva un assunto dall'ente comunale ogni 84 abitanti, mentre dal 2021 in poi ha fissato la spesa per il personale pari al 28,9% delle entrate tributarie di ogni comune, lasciando pochi margini di assunzione.

Quello che può fare la Città di Torino è trovare un equilibrio tra i pensionamenti, i licenziamenti e le nuove assunzioni, e secondo il quadro dipinto dalla vicesindaca Michela Favaro, che ha la delega al personale, tutto sta procedendo regolarmente. "Le assunzioni sono in linea col piano previsto - ha spiegato in commissione bilancio -. Abbiamo bandito 45 concorsi: 6 nel 2021, 19 nel 2022, 14 nel 2023 e 6 quest'anno. Nel prossimo anno sono previsti nuovi concorsi per dirigenti tecnici, istruttori e responsabili amministrativi e forse per assistenti sociali".

Secondo i dati riferiti dalla vicesindaca e dalla dirigente del servizio personale Anna Merlo, il Comune di Torino negli ultimi anni è riuscito a fermare l'emorragia di dipendenti pubblici con un piano di assunzioni ponderato: dal 2022 ci sarebbero state 1.867 cessazioni di contratto e 1.612 nuove assunzioni, contando anche chi, per mobilità interna, ha visto cambiare il proprio ruolo o ha ricevuto un avanzamento di carriera ma era già prima un dipendente del Comune. Il ruolo che ha visto un incremento maggiore è stato quello dei responsabili amministrativi, aumentati di 365 unità a fronte di 260 cessazioni. Figure a più bassa specializzazione come i giardinieri o i bidelli, invece, poco alla volta stanno scomparendo dai registri della Città per essere esternalizzati e dati in gestione a realtà private.

"La politica è quella di non rinnovare queste figure con mansioni base - ha spiegato Favaro - per assumere figure più qualificate ed esternalizzando quei servizi. Siamo in linea con il piano di assunzioni, nel 2024  sono state assunte 232 persone a fronte di una previsione di 600. Altri enti come Regione e Stato sono più appetibili perché per le posizioni dirigenziali hanno un tabellario più alto e possono garantire altri benefit".