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Attualità | 14 ottobre 2024, 14:26

Il CPR di corso Brunelleschi verso la riapertura, ma la Circoscrizione è contraria: "È peggio di un carcere"

Chiuso l'appalto per la gestione del Centro di rimpatrio degli immigrati irregolari, la struttura di Pozzo Strada dovrebbe tornare attiva da novembre

Il CPR di corso Brunelleschi verso la riapertura, ma la Circoscrizione è contraria: "È peggio di un carcere"

La Circoscrizione chiede di non riaprire il CPR di corso Brunelleschi. Il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Pozzo Strada è chiuso dal marzo 2023 a causa della devastazione causata dalle rivolte degli immigrati irregolari che protestavano per le pessime condizioni in cui venivano trattenuti. Due anni prima, nello stesso centro, si era tolto la vita il 23enne Moussa Balde, rinchiuso lì dopo aver subito un pestaggio a Ventimiglia.

Operativo dai primi di novembre

Il CPR nel frattempo è stato ristrutturato, la Questura ha chiuso il bando di gara e l'impresa privata che lo vincerà lo prenderà in gestione, e dai primi di novembre dovrebbe tornare operativo.

A dirlo è la presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise, durante il consiglio circoscrizionale di mercoledì scorso durante il quale ha presentato un ordine del giorno - approvato dalla maggioranza e dalla consigliera Loredana Loffredo del Movimento 5 Stelle - per chiedere la chiusura definitiva del centro in questione.

"Sono strutture assimilabili all'ambiente carcerario - ha detto Troise - ma in più manca anche il rapporto con l'esterno, mancano sistemi di istruzione, percorsi di lavoro e svaghi e intrattenimento. In particolare il CPR di corso Brunelleschi è stato sede di eventi drammatici come rivolte, interventi del 118 per atti di violenza contro sé stessi culminati col suicidio di questo ragazzo di 23 anni nel maggio 2021. Lui era stato aggredito con violenza e anziché essere aiutato è stato mandato in un CPR, nella sezione definita 'ospedaletto' che era praticamente un isolamento. Gli enti locali possono fare molto in un'interlocuzione con il Prefetto, anzi è nostro dovere farlo, ed è per questo che questo ordine del giorno è l'inizio di un percorso".

I contrari alla riapertura

Anche il Consiglio comunale di Torino ha chiesto, approvando a marzo 2023 un ordine del giorno proposto dal consigliere PD Luca Pidello, che il CPR non venisse riaperto e che quelle stesse risorse fossero impiegate per una migliore gestione delle politiche migratorie e dell'integrazione. La Circoscrizione 3, oltre alla chiusura definitiva del centro, chiede di aprire un tavolo di confronto per individuare soluzioni alternative al trattenimento e di procedere ad una generale revisione delle politiche migratorie e al potenziamento delle politiche di inclusione.

"Peggio del carcere"

La presidente Troise ha sottolineato come il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale abbia denunciato le condizioni dei CPR, riportando scadenti condizioni materiali e igieniche delle strutture, assenza di attività, mancata apertura dei centri alla società civile, scarsa trasparenza, non considerazione delle differenti posizioni giuridiche e delle diverse esigenze delle persone trattenute, dipingendo un quadro a tratti peggiore rispetto al carcere.

Francesco Capuano

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