Sport - 14 ottobre 2024, 18:10

Nel 2025 il Giro d'Italia farà tappa nel Torinese sui luoghi della Resistenza

La proposta di Vincenzo Camarda (Pd) è stata approvata all'unanimità

L'ultimo vincitore del Giro, lo sloveno Tadej Pogacar, in maglia rosa

Bricherasio, Luserna San Giovanni ed Angrogna: sono queste le tre tappe del percorso cicloturistico detto “Sentiero dei partigiani”. Poi il Colle del Lys, il Sacrario del Martinetto, la casa di Dante Di Nanni o il Pian del Lot. Sono centinaia i luoghi sulle montagne torinesi e nel capoluogo piemontese simbolo della Resistenza.

80 anni fine 2° Guerra Mondiale

Una mozione a prima firma del consigliere del Pd Vincenzo Camarda, approvata oggi all’unanimità dalla Sala Rossa, chiede di valorizzare con una tappa del Giro d’Italia i luoghi della Resistenza nel 2025. Quando cade una ricorrenza doppia, come ha ricordato l’esponente dem. “Gli ottant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale – ha spiegato – ed i vent’anni dal conferimento della Medaglia d’oro della Resistenza”.

A dare la misura di quanto questi anniversari rivestano un’importanza a livello universale è il Consiglio Comunale, che ha approvato con 33 favorevoli l’atto. Dal centrosinistra, al centrodestra, M5S e civici tutti hanno detto sì alla proposta.  “Un chiaro segnale – ha osservato Camarda – che responsabilizza maggiormente verso l’intento di continuare ad investire a Torino con eventi di rilievo nazionale”.

Omaggio alle staffette partigiane

E prima del voto, anche l’assessore allo Sport Mimmo Carretta ha dato la sua disponibilità e quella della giunta al sostegno del progetto. “Questo è un argomento – ha osservato - che non è solo sportivo”. Carretta ha poi ricordato il partigiano Dante Di Nanni che sfrecciava con la sua bicicletta a Torino e l’omaggio alle staffette partigiane con un concerto di Vinicio Capossela in occasione del 25 Aprile 2023.

Nel 2024 il Giro d’Italia ha avuto la prima tappa che è transitata da Superga in occasione del 75° anniversario della tragedia aerea del Grande Torino. “Do la mia assoluta disponibilità – ha detto - a relazionarmi con gli organizzatori. Tendo ad escludere che si possa ripartire da Torino, però pensare che alcuni luoghi delle nostre montagne e del territorio possano diventare teatro di questo momento celebrativo questo sì”.