Economia e lavoro - 14 ottobre 2024, 07:00

Zelensky condivide con gli alleati i suoi desideri improbabili

Zelensky aveva presentato due settimane fa a latere dell’Assemblea delle Nazioni Unite a New York il suo “piano per la vittoria”, ma la reazione degli alleati occidentali era stata piuttosto gelida

Zelensky aveva presentato due settimane fa a latere dell’Assemblea delle Nazioni Unite a New York il suo “piano per la vittoria”, ma la reazione degli alleati occidentali era stata piuttosto gelida. Ora ha appena compiuto un altro giro per le capitali europee a caccia di forniture finanziarie e militari. Infatti, poiché Biden è rimasto negli USA per via dell’uragano Milton, il presidente ucraino si è recato di persona presso i vari leader continentali. Come riferisce il sito Strumenti Politici, ha ricevuto come al solito miliardi di euro e la promessa che un giorno l’Ucraina farà parte della NATO. Già l’ex ministro degli Esteri Kuleba lamentava l’assenza di impegni concreti. Oggi il copione si ripete. Nessuno dell’Alleanza propone una scadenza temporale per l’adesione, mentre Germania e Stati Uniti segnalano la loro contrarietà. Per il nuovo segretario generale Mark Rutte è un percorso irreversibile, però non si sbilancia nel dire quando si concluderà e con quali modalità. Sulla possibilità di usare i missili a lungo raggio occidentali per far male alla Russia nel suo territorio, idem: c’è ambiguità e poca disponibilità da parte degli alleati. Dlla NATO affermano che in teoria Kiev potrebbe farlo, ma poi scaricano la responsabilità della decisione sui singoli Paesi fornitori. A dare i missili a lunga raggio finora sono stati in modo parziale la Francia, la Gran Bretagna e gli USA. La Germania invece no e anzi ha ripetuto che non intende concederli. Nonostante le forti pressioni politiche interne ed esterne, il cancelliere Scholz ha negato ancora una volta l’invio dei Taurus. In compenso pare che concederà alle Forze armate ucraine altri 1,4 miliardi di euro sotto forma di assistenza militare.

Richy Garino