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Viabilità e trasporti | 09 ottobre 2024, 18:48

Scale mobili della metro rotte a Torino, InfraTo elabora un piano: "Capiamo se aggiustarle o cambiarle"

Previsto poi un confronto con la Soprintendenza per la copertura di quelle esterne: ecco le priorità

Scale mobili della metro rotte a Torino, InfraTo elabora un piano

Scale mobili della metro rotte a Torino, InfraTo elabora un piano

Dopo le polemiche dei passeggeri, InfraTo elabora un piano per le scale mobili della metropolitana rotte. Lo scorso 2 settembre la linea 1 del capoluogo piemontese è ritornata in funzione, dopo circa 30 giorni di stop per interventi di migrazione del sistema di segnalamento e per il prolungamento fino a Cascine Vica.

Un avvio segnato da pesanti disagi, dove 26 scale mobili e due ascensori non funzionavano. Un "disastro" su cui era intervenuto anche il sindaco Stefano Lo Russo: "È scandaloso che dopo un mese di chiusura la metropolitana non funzioni: quella roba lì non ha scusanti e non ne deve avere”. A distanza di un mese e mezzo, InfraTo ha elaborato un piano con delle azioni correttive per dare una risposta ai problemi. 

50 scale mobili esterne 

Il primo step è una convenzione con il Politecnico: l'11 ottobre è prevista una riunione per investigare le cause degli sbalzi di tensione, che hanno portato allo stop degli impianti di salita e discesa. 

A valle del confronto con l'ateneo di corso Duca degli Abruzzi, verrà redatto un piano di intervento. In totale sono 50 le scale mobili esterne, più soggette a rotture a causa della pioggia e all'esposizione agli altri agenti atmosferici. Verificato lo stato effettivo, verrà deciso se proseguire con la manutenzione dell'impianto oppure se sostituirlo. 

Per il triennio 2024-2026 sono previsti o2milioni e 380mila euro per gli interventi di riparazione. Una scala mobile nuova costa circa 300mila euro. Con i dati alla mano la società deciderà quindi quale delle due strade intraprendere. 

La copertura 

Il secondo step è un incontro con la Sovrintendenza, per verificare la possibilità di coprire gli ingressi della metropolitana, anche nelle zone del centro di Torino. La soluzione più adatta verrebbe individuata tramite consulenze architettoniche  strutturali dedicate. Il costo di copertura varia dai 150mila ai 300mila euro. 

Le priorità 

Data la cifra elevata, l'idea di InfraTo è di partire con le stazioni più frequentate. Prioritarie, con oltre 2 milioni di passeggeri per un totale di 11 entrate, sono le stazioni di Bengasi, Italia '61, Lingotto, Carducci XVII Dicembre e Fermi. In questo elenco sono stati inseriti anche gli accessi di Porta Nuova. 

Ci sono poi i 17 accessi delle stazioni, dove annualmente transitano oltre un milione e mezzo di persone: Spezia, Dante, Nizza, Vinzaglio Bernini Rivoli Monte Grappa Massaua e Paradiso. Nell'ultimo blocco ci sono i 12 ingressi delle fermate  sotto il milione e mezzo di passeggeri: Marconi, Re Umberto, Principi d'Acaja, Racconigi, Pozzo Strada e Marche. 

Foglietta: "Vogliamo dare una prima risposta"

"Si stanno prospettano - ha sottolineato l'assessore alla Mobilità Chiara Foglietta - alcune soluzioni: possiamo iniziare a pensare ad una richiesta economica per le prime sei scale mobili (Bernini esterna sud/ Fermi esterna nord/ Porta Nuova esterna nord ovest/ Porta Nuova esterna sud est/ Principi d'Acaja esterna sud/Bengasi esterna est/ Racconigi esterna sud nrd) che ci danno più problemi".

"Ci muoveremo politicamente: questo per dare una prima risposta" ha concluso Foglietta.

Cinzia Gatti

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