Il Piemonte lancia l'allarme autisti di camion. Sono sempre di più, infatti, le aziende che chiudono i battenti e il settore sta perdendo molto rapidamente forze da schierare in campo. Lo dice lo studio di Confartigianato che ha elaborato i dati della CGIA di Mestre: in Italia sono circa 22mila i camionisti che non si trovano sul mercato del lavoro. Negli ultimi 10 anni le imprese di autotrasporto hanno registrato una flessione di 21.248 unità. Se nel 2013 erano 101.935, nel 2023 sono scese a 80.687 (-20,8%)
E nella classifica regionale il Piemonte si posiziona al quinto posto con una diminuzione di 2.907 unità. Infatti, in Piemonte il numero delle imprese dell’autotrasporto alla fine del 2013 erano 7.024 unità, alla fine del 2023 se ne contano 4.927 (-29,85%), percentuale superiore alla media nazionale (-20,84%).
A Torino si contano circa 2.962 aziende, seguita da Cuneo che ne conta 1112, Novara 376, Asti 357, Vercelli 190, Biella e Verbania 140.
“Le imprese dell’autotrasporto sono state penalizzate dalle diverse crisi economiche che si sono succedute - commenta Giovanni Rosso, presidente autotrasporto Confartigianato Imprese Piemonte - e da una situazione di perenni rincari che hanno colpito duramente il comparto, generando un ridimensionamento del volume d’affari. Una categoria, quella degli autotrasportatori, che come più volte evidenziato si è trova spesso in enorme difficoltà”.
“L’ipotesi, poi, di rialzo delle accise sul gasolio, previsto dal Piano strutturale di bilancio presentato lo scorso 28 settembre dal governo - continua Rosso - potrebbe rappresentare un’ulteriore mazzata per il comparto già a rischio estinzione. Inoltre, molti camionisti a breve andranno in pensione e, nel settore, il ricambio generazionale viene attivato solo in minima parte”.
“Se non ci sarà un’inversione di tendenza – conclude Rosso - tra meno di dieci anni il comparto non sarà più in grado di far fronte a tutte le richieste di trasporto merci richieste dai committenti”.