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Attualità | 08 ottobre 2024, 11:13

Nutrire i talenti per far crescere la scienza: l'Università di Torino apre il bando per giovani ricercatori

Sono 4 le borse, della durata di un anno, da svolgere presso un centro di eccellenza nel comprensorio dell’Ospedale San Luigi

L'Università di Torino apre il bando per giovani ricercatori

L'Università di Torino apre il bando per giovani ricercatori

Investire nella ricerca di base è il primo passo per trovare le cause, e quindi la cura, per le malattie del sistema nervoso, quelle legate all’invecchiamento - come l’Alzheimer - ma anche quelle che colpiscono i più giovani, come la SMA (l’Atrofia muscolare spinale) o le patologie del neurosviluppo. Nasce con questo obiettivo il bando Nutrire i talenti per far crescere la ricerca: sostenere l’impegno di giovani e brillanti ricercatrici e ricercatori con 4 borse di ricerca della durata di un anno, da svolgere presso un centro di eccellenza dell’Università di Torino, il NICO - l’Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi che ha sede a Orbassano (TO) nel comprensorio dell’Ospedale San Luigi Gonzaga.

Il progetto nasce grazie al contributo di Fondazione Venesio Ente Filantropico, che sostiene una borsa di ricerca dedicata alle patologie del neurosviluppo, e di Associazione Girotondo ODV che da diversi anni sostiene le ricerche del NICO sulla SMA.

Le altre due borse di ricerca saranno invece finanziate grazie ai contributi del 5xmille devoluti al NICO - Fondazione Cavalieri Ottolenghi nel 2023.
Tutte le 4 borse di ricerca riceveranno inoltre un co-finanziamento da parte dei gruppi di ricerca del NICO che ospiteranno i vincitori.

«Investire nei giovani ricercatori è nel DNA del nostro Istituto di ricerca. Al NICO - sottolinea il prof. Alessandro Vercelli, direttore scientifico della Fondazione Cavalieri Ottolenghi e direttore del Dipartimento di Neuroscienze Rita Levi Montalcini dell’Università di Torino - riuniamo 100 ricercatori con approcci multidisciplinari, con un’età media che non supera i 30 anni. All’esperienza di 30 professori affianchiamo infatti l’entusiasmo di molti giovani: sono loro il cuore pulsante del nostro lavoro. La ricerca scientifica, soprattutto quella di base, ha sì bisogno di fondi, ma senza i giovani non ha futuro».

«Siamo felici di contribuire alla realizzazione di questo importante progetto – dichiara la dott.ssa  Wilma Borello, presidente di Fondazione Venesio Ente Filantropico – che unisce due ambiti di attività della nostra Fondazione: la ricerca e la valorizzazione dei talenti. Perché siamo convinti che credere nella scienza così come credere nei nostri giovani significhi credere nel futuro».

La borsa costituita grazie ai fondi ricevuti da Associazione Girotondo ODV, infine, sarà intitolata a Piero Taverna, che per decenni ha dedicato all’Associazione le sue energie instancabili. «La borsa suggella la continua collaborazione con il NICO per combattere l’atrofia muscolare spinale», dichiara la Presidente, Simona Taverna.

I bandi e tutte le informazioni sono disponibili su www.nico.ottolenghi.unito.it

comunicato stampa

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