Cronaca - 07 ottobre 2024, 13:22

Percepivano indebitamente assegni sociali: sei denunciati per frode ai danni dell'Inps

Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Torino ha setacciato quasi un migliaio di posizioni di stranieri. Da "recuperare" resta una somma al momento quantificata ad oltre 220mila euro

Hanno frodato l'Inps, mettendosi in tasca assegni sociali non dovuti: per questo, sei cittadini stranieri sono stati denunciati dai carabinieri.

Era marzo del 2023, quando il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Torino ha avviato una complessa e articolata attività investigativa volta proprio al contrasto delle frodi perpetrate ai danni degli Enti previdenziali ed assistenziali, con particolare riferimento all'erogazione dell'Assegno Sociale da parte dell'INPS.

L’indagine ha interessato circa 900 posizioni di cittadini stranieri, tutti residenti nella Città Metropolitana di Torino, accertando l’irreperibilità di alcuni di loro, l’assenza di vaccinazioni o di controlli medici durante il periodo pandemico, nonché la mancanza del medico di famiglia, tutte posizioni per le quali non avevano titolo all’elargizione dei benefici in questione.

In particolare, le verifiche hanno riguardato specifici servizi di osservazione e controllo presso le ultime residenze dichiarate dagli interessati e presso gli studi medici di famiglia, oltre all’incrocio di una serie di banche dati, onde poter riscontrare che alcuni dei percettori non risiedono più da tempo in Italia pur continuando a riscuotere indebitamente le somme di danaro erogate mensilmente dall’INPS. Inoltre, da ulteriori accertamenti svolti in collaborazione con Ambasciate e Consolati, è emerso che alcuni indebiti percettori dell'assegno sociale risultano deceduti, mentre altri risiedono stabilmente all’estero. In altri casi ancora, è stato perfino accertato che gli eredi, pur consapevoli dell’illegittimità del loro operato, hanno continuato a prelevare le somme di denaro relative all'Assegno Sociale destinato ai parenti defunti.

Ad oggi, le indagini condotte dei militari del N.I.L. hanno consentito di denunciare in stato di libertà 6 persone, tutte straniere, nonché l’avvio delle procedure per la revoca delle indebite erogazioni per il successivo recupero di una somma al momento quantificata ad oltre 220.000 euro.

I reati contestati sono gravi e spaziano da "Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato", "Indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti" fino alla "Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche".

 

redazione