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Economia e lavoro | 03 ottobre 2024, 15:55

Stellantis, Tavares non eslcude di andare in pensione nel 2026. Ma lo incalzano su Maserati (e Renault)

Il ceo del gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa in visita a uno stabilimento a Sochaux: "Le voci su un'aggregazione con l'altra casa francese sono speculazioni". Azione e Pd però chiedono chiarezza su operai e il Tridente

Carlos Tavares mentre parla a una platea

Carlos Tavares ha parlato del futuro di Stellantis (e del suo) durante una visita in Francia

Non sono ore tranquille (e non potrebbe essere diversamente), quelle che sta vivendo Carlos Tavares, il ceo di Stellantis. Dopo l'annuncio di nuova cassa integrazione a Mirafiori (fino all'inizio di novembre, almeno) e i numeri in netto calo di tutti gli stabilimenti italiani del Gruppo dopo nove mesi del 2024, il manager portoghese si è trovato al centro di numerose questioni per quanto riguarda il futuro. Suo, oltre che dell'azienda di cui è alla guida.

Nessuna fusione con Renault

E' successo a Sochaux, in occasione della visita che l'amministratore delegato ha compiuto in uno stabilimento Peugeot. L'altra anima (c'è chi dice dominante) del matrimonio che ha dato vita a Stellantis. Incalzato dai giornalisti sull'ipotesi di una ulteriore fusione, questa volta con Renault, Tavares ha bollato lo scenario come "speculazioni".

"In pensione nel 2026? Avrò 68 anni"

Mentre non ha negato l'ipotesi, nel 2026, di passare il testimone. "Andrò in pensione? Potrebbe essere un'opzione - ha detto -. Per quel tempo avrò 68 anni e mi pare un'età ragionevole per farlo". Potrebbe, insomma, fare appena in tempo a vedere l'arrivo a Mirafiori della 500 ibrida, per quella che sarebbe l'unica assegnazione di un nuovo modello allo storico stabilimento torinese della nuova gestione (quelli attualmente in - scarsa - produzione risalgono ancora all'epoca Marchionne).

Le reazioni politiche, tra operai e Maserati

Ma non si placano le polemiche intorno allo stesso Tavares e alle strategie che riguardano un marchio prestigioso come Maserati, che ha proprio a Torino una delle sue anime, ma che dopo lo spostamento da Grugliasco a Mirafiori ha visto i volumi calare costantemente, fino a ridursi al lumicino. "Prendiamo atto dell'ipotesi che Carlos Tavares potrebbe andare in pensione nel gennaio 2026. In giorni in cui Stellantis cade in borsa e tracolla nella produzione industriale in Italia, e migliaia di posti di lavoro rischiano di andare in fumo, ci interesserebbe però sapere dal Ceo di Stellantis cosa intende fare ora, non fra un anno, perché la priorità è lo stipendio dei lavoratori e non la sua buonuscita", dice Federica Onori, deputata di Azione.

Mentre dal Pd arrivano richieste pressanti sul futuro di Maserati, partendo dalla terra modenese (l'altro stabilimento storico impegnato nella produzione di vetture del Tridente): "Chiederemo a Carlos Tavares, ceo di Stellantis, in audizione la prossima settimana alla Camera, parole chiare sul destino della Maserati e chiederemo altresì al Governo, attraverso uno specifico ordine del giorno, di conoscere i passi che intende compiere per salvaguardare il futuro dell'azienda e quello dei lavoratori", dicono Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra, segretario dei dem provinciali a Modena e responsabile Lavoro della segreteria nazionale. Tavares sarà ascoltato l'i11 ottobre proprio in commissione Attività produttive alla Camera.

 

Massimiliano Sciullo

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