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Attualità | 03 ottobre 2024, 16:01

Domani l’ultimo saluto a Tron, l’uomo che seppe riportare la ‘barca’ della Croce verde sulla rotta giusta

Era il presidente della sezione perosina dal 2015, quando venne chiamato dagli Amministratori locali a prendersi cura dell’associazione in un momento difficile

Piero Tron

Piero Tron

Per amici e conoscenti ha incarnato proprio quel ‘motto’ che Victor Hugo fece pronunciare al coraggioso Jean Valjean nel romanzo I Miserabili e che lui aveva scelto come frase da indicare nel suo stato Whatsapp: ‘Morire non è nulla; non vivere è spaventoso’. Piero Tron, presidente della Croce verde di Perosa Argentina, è stato un uomo che ha saputo non tirarsi indietro quando la comunità ha avuto bisogno del suo aiuto. Scomparso nella mattinata di martedì 1° ottobre, aveva 69 anni. Nella sua carriera professionale era stato manager di un’azienda privata: “Ognuno per la propria attività coprivamo entrambi sul lavoro dei ruoli molto simili e spesso, nei momenti difficili, ci bastavo uno sguardo per capirci” ricorda Danilo Breusa, sindaco di Pomaretto e amico di Tron. Fu lui assieme all’ex sindaco di Perosa Argentina, Andrea Garavello, a spingerlo a prendere le redini della Croce verde di Perosa Argentina. Era il 2015 e l’associazione stava vivendo un momento di crisi: “C’erano tensioni nel direttivo e problemi importanti da risolvere, ci rivolgemmo quindi a lui perché accettasse il ruolo di presidente – racconta Garavello –. Si è dedicato anima e corpo a quell’incarico, risanando la Croce verde, coinvolgendo molti giovani e creando progetti con le scuole. Aveva dunque saputo riportare la ‘barca’ sulla rotta giusta”.

Tron, attualmente ancora in carica, nel 2022 aveva ringraziato soci, volontari, professionisti durante le celebrazioni per i 75 anni dell’associazione. Allora la giornalista perosina Tatiana Micaela Truffa l’aveva intervistato per Piazza Pinerolese: “Ho avuto modo di conoscere Piero già in passato, per altri articoli che avevo scritto sull’attività della Croce verde: era un uomo d’azione, propositivo, tuttavia faceva tutto con un atteggiamento ‘leggero’ cioè trovando sempre il tempo per le interviste senza fare sentire ‘il peso’ del suo impegno e senza mostrarsi indaffarato quanto in realtà lo era”.

 

Originario della frazione di Brancato, era rimasto in paese nonostante la sua vita professionale l’avesse portato a girare molto e aveva trovato il tempo per il volontariato: “La sua morte è un colpo durissimo per tutto l’associazionismo perosino: laborioso, di poche parole ma efficace, Piero era una persona insostituibile” aggiunge Garavello. A funerale di domani, venerdì 4 ottobre, parteciperanno i sindaci dell’Unione montana Valli Chisone e Germanasca con la fascia tricolore proprio per rendere omaggio al suo impegno per il territorio. La cerimonia inizierà alle 10,30 nella chiesa parrocchiale di Perosa Argentina ma prima, verso le 10, il feretro farà tappa alla sede della Croce verde. “Piero ci mancherà: avrebbe potuto ancora rendere un grande servizio al nostro territorio” conclude Breusa.

 

Elisa Rollino

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