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Attualità | 02 ottobre 2024, 13:22

A Torino un anno per ottenere il permesso di soggiorno, Pd: "Più uffici e meno burocrazia per ridurre attesa"

Per la Città Metropolitana un unico ufficio in corso Verona, con lunghe code di persone di notte

A Torino un anno per ottenere il permesso di soggiorno

A Torino un anno per ottenere il permesso di soggiorno

In Piemonte sono residenti 414.208 stranieri: oltre la metà nella Città Metropolitana, dove i permessi regolari di soggiorno sono 137.858. Tutti questi cittadini si devono interfacciare con la burocrazia locale per espletare le pratiche per ottenere e/o rinnovare il permesso di soggiorno.

Tempi d'attesa lunghi 

Ma i tempi di attesa per ottenere quest'ultimo documento molto lunghi. Al giorno d'oggi ci vogliono circa 9 mesi per ottenere un appuntamento per il rinnovo del permesso per motivi familiari, seguiti da altri tre mesi circa per il rilascio del documento. A questo si aggiunge che gli assegni familiari e di invalidità non vengono erogati durante il periodo del rinnovo.

Le regole 

I richiedenti sono obbligati, per legge a presentare la richiesta di rinnovo presso la Questura della propria provincia di dimora. Per questo il Consiglio Comunale ha approvato lunedì in Sala Rossa una mozione che chiede di semplificare la procedura, potenziando il personale degli uffici coinvolti per ridurre le liste d'attesa. 

Il commento 

"Credo che vivere in una comunità coesa - ha osservato il consigliere del PD Abdullahi Ahmed - sia il sogno di ciascuno di noi e aspetta alle istituzioni il compito di rimuovere gli ostacoli, anche burocratici, che rallentano qualsiasi processo di integrazione e, soprattutto, sia compito di chi amministra quello di rendere meno difficile la vita delle persone". Ahmed ha poi ricordato come un documento analogo sarà votato nei prossimi giorni a Bologna, Genova, Verona e Settimo Torinese. 

"Essere in attesa di un rinnovo - ha sottolineato il capogruppo del Pd Claudio Cerrato - significa essere in una sorta di “limbo” che può ostacolare l’accesso al lavoro, all’assistenza sanitaria, alla fruizione di servizi e diritti essenziali. Non possiamo lasciare famiglie e minori in uno stato di precarietà legale, in balia di un iter complesso e lento. E’ necessario che le istituzioni collaborino per assicurare tempi certi e veloci snellendo i processi amministrativi e potenziando le sedi”.

Situazione "indegna" in corso Verona

Attualmente a Torino l'ufficio preposto alla pratica è quello di corso Verona, dove centinaia di persone si mettono in coda già di notte per ottenere il documento, con lunghissime ore d'attesa: l'ultima denuncia su questa situazione "indegna" è arrivata ieri dalla Cgil Torino. 

"Queste persone - ha commentato il consigliere Luca Pidello - vogliono  rispettare le norme italiane: per farlo devono spostarsi dal loro Comune di residenza al capoluogo. Prendersi un giorno dal lavoro e fare lunghi spostamenti. Facciamo in modo che queste regole siano a misura di persona". 

"Come medico - ha spiegato il segretario metropolitano Pd Torino Marcello Mazzùspesso sono io che comunico al paziente che è scaduto il permesso di soggiorno: chi dà un servizio come il mio prova un senso di impotenza e vergogna. Semplificare le procedure per un permesso di soggiorno facilita anche le imprese nelle procedure burocratiche per l'assunzione".

Cinzia Gatti

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