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Cronaca | 01 ottobre 2024, 11:06

Ragazzina adesca un uomo su Internet, poi lo fa derubare dai complici che lo minacciano e lo accusano di pedofilia

I due aggressori, di 32 e 26 anni, hanno fermato l'uomo, 45, ai Giardini Reali, dicendo di essere parenti dalla ragazza. Poi la tentata estorsione: "Pagaci o diffonderemo le chat". I due sono stati arrestati

Ragazzina adesca un uomo su Internet, poi lo fa derubare dai complici che lo minacciano e lo accusano di pedofilia

Due giovani, rispettivamente di 32 e 26 anni, marocchini, sono stati arrestati dalla polizia per tentata estorsione in concorso e denunciati in stato di libertà per rapina.

Tutto ha avuto inizio su una nota piattaforma social di incontri, quando un italiano di circa 45 anni ha conosciuto una giovane donna di 19 anni. Dopo qualche giorno di scambi online, i due si sono accordati per un incontro di persona.

L’appuntamento si è svolto di sera in Piazza Castello, e da lì la coppia si è incamminata verso un locale in Corso San Maurizio. Tuttavia, nei pressi dei Giardini Reali, la situazione è precipitata: la giovane ha rallentato il passo, mentre due uomini si sono avvicinati alle spalle della vittima, bloccandolo. I due assalitori hanno dichiarato di essere parenti della ragazza e hanno accusato l’uomo di aver fissato un incontro con una minorenne, facendogli credere che la giovane fosse in realtà una quindicenne.

Per risolvere la situazione senza conseguenze, gli aggressori hanno richiesto immediatamente un bonifico di 5.000 euro. Quando l’uomo ha detto di non poter effettuare l’operazione dal proprio telefono, gli aggressori lo hanno rapinato del portafoglio, contenente 240 euro e i suoi documenti, tentando anche di accedere al suo conto online. Non contenti, hanno minacciato di diffondere false accuse di pedofilia sui social media se non avesse consegnato ulteriori soldi.

Il 45enne, ormai terrorizzato, ha proposto di recarsi presso il locale dove aveva lasciato i suoi amici, con la speranza di poter chiedere aiuto. Uno degli aggressori lo ha seguito per un tratto, ma la vittima è riuscita a sfuggire, raggiungendo il gruppo di amici a cui ha raccontato l’accaduto. Nel frattempo, i due assalitori hanno continuato a inviare messaggi minatori, insistendo per ottenere la somma di denaro richiesta, pena la diffusione della sua conversazione con la ragazza.

Nonostante il clima di paura, l’uomo ha mantenuto la calma e ha inviato agli aggressori la sua posizione. Tuttavia, non si è mai allontanato dal gruppo di amici. Quando i due criminali sono arrivati sul posto, si sono accorti della presenza degli amici della vittima e sono fuggiti. Uno dei due ha gettato il portafoglio rubato sotto una macchina, nel tentativo di sbarazzarsi delle prove, mentre si nascondeva.

Fortunatamente, una volante della Polizia che stava transitando nella zona ha notato i movimenti sospetti e le richieste di aiuto del gruppo. Gli agenti hanno subito fermato uno dei due aggressori, mentre il secondo è stato individuato poco dopo, nascosto dietro un’auto parcheggiata. Il portafoglio della vittima è stato recuperato, e il denaro rubato è stato trovato addosso a uno degli arrestati.

I due marocchini sono stati arrestati dagli agenti. "Questo caso", sottolinea la polizia, "mette in luce i pericoli sempre più frequenti legati agli incontri organizzati tramite social network, dove truffe e raggiri possono celarsi dietro a interazioni apparentemente innocue".

redazione

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