Eventi - 01 ottobre 2024, 07:56

Teatro, all'Astra arriva "Zazen": per la prima volta va in scena un'immersione nella pratica Zen

Il 9 ottobre, alle 21, una performance che fonde meditazione e teatro

Il 9 ottobre 2024, alle ore 21:00, al Teatro Astra di Torino va in scena ZAZEN, una straordinaria fusione di meditazione Zen e arte scenica, ideata da Vittorio Petrillo e Federica Crisà. Più di uno spettacolo teatrale, ZAZEN offre un’esperienza immersiva che coinvolge il pubblico in un percorso di scoperta e riflessione. L’opera, nata all’interno del dojo metropolitano Mokusho di Torino, si inserisce nella VI edizione della rassegna “Bargigli e Pregiudizi”, ideata da Anna Cuculo.


La regista, Federica Crisà, mette in scena una coreografia di meditazione e azione, dove monaci, praticanti Zen e attori interagiscono in un gioco di contrasti: l'immobilità della meditazione si intreccia con il dinamismo teatrale, creando una tensione tra silenzio e suono, tra calma e movimento. Per la prima volta in un teatro, la pratica del Zazen – la meditazione seduta tipica del buddhismo Zen – diventa la lente attraverso cui il pubblico percorre temi esistenziali e riflette sulle tracce del pensiero buddhista.


La performance, un atto unico, fonde varie forme d’arte: danza, musica, pittura e recitazione si intrecciano creando un’esperienza sensoriale completa. La musica dal vivo di Margherita Marincola e Leonardo Ostuni non si limita al semplice accompagnamento, ma assume un ruolo attivo, diventando un vero "personaggio" dello spettacolo. La pittura Sumi-e, eseguita dall’artista Raf Chigyo Ianzano, estende visivamente la pratica Zen, ogni tratto del pennello riflette la consapevolezza interiore del praticante. «Mentre la danza si integra nella performance come elemento scenico che amplifica e arricchisce il racconto attraverso immagini tridimensionali in movimento» spiega la regista.


Come è nata l’idea? «Durante un ritiro di pratica zen (Sesshin), una sessione di meditazione, sono stato colpito dall’immagine potentissima di ottanta praticanti seduti in zazen. Da qui, nel maggio 2023, è iniziata l’avventura che ha coinvolto tutta la comunità dei praticanti del Dojo Zen Mokusho di Torino, con la quale abbiamo costruito lo spettacolo – racconta Vittorio Petrillo -. Questa performance rappresenta un'occasione rara per il pubblico di calarsi in un’esperienza immersiva, che emoziona e invita a una profonda riflessione sulla propria essenza».


Il progetto Zazen è sostenuto dall’Unione Buddhista Italiana, grazie ai fondi dell’8x1000, e si pone come obiettivo non solo di portare lo spettacolo nei teatri più prestigiosi, ma anche di coinvolgere teatri di periferia, centri culturali e Case di quartiere, offrendo inoltre laboratori di meditazione e espressione teatrale rivolti ai giovani. Una proposta che mira a diffondere i benefici della pratica meditativa Zen e a creare spazi di riflessione nelle comunità locali.

redazione