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Economia e lavoro | 30 settembre 2024, 15:20

Metro2, le imprese torinesi ospiti all'Unione Industriali per scoprire un'opportunità da 2 miliardi

La realizzazione della seconda linea di trasporto pubblico sotterraneo presenta occasioni per ottenere incarichi e lavorazioni anche per le realtà di piccole dimensioni

persona che parla dal palco a una platea

Il presidente degli industriali torinesi Marco Gay parla alla platea delle imprese

Si sono date appuntamento questo pomeriggio negli spazi dell'Unione Industriali per scoprire più da vicino cosa porta con sé la futura linea2 della Metropolitana di Torino. Ancora sulla carta, la seconda metro cittadina ha bisogno di addetti ai lavori per essere realizzata: non solo per quanto riguarda le operazioni di scavo e di macro-costruzione, ma anche per i dettagli più specialistici e quasi "artigianali". Un giro d'affari stimato in circa 2 miliardi di euro, complessivamente.

Proprio per questo, insieme al commissario governativo Bernardino Chiaia, il presidente degli industriali sabaudi Marco Gay e il presidente dei costruttori, Antonio Mattio, hanno voluto richiamare circa 170 aziende di tutto il territorio regionale. Ma anche alcuni player internazionali. L'evento ha visto anche la collaborazione di Infra.To.

Progetto importante per la città

La seconda linea della metropolitana è un progetto importante per la nostra città e rappresenta anche un'opportunità per le imprese piccole medie e grandi del nostro territorio, che sono spesso leader di filiere per design, tecnologia e qualità. Ecco perché abbiamo voluto questo evento aperto, affinché la Metro2 faccia sentire tutti, aziende e cittadini, parte di un passaggio decisivo per lo sviluppo della città”, ha detto Gay, aprendo i lavori. E Mattio ha aggiunto come sia necessario condividere "linee d’azione comuni, perché oggi più che mai occorre unire le forze del mondo industriale per tutelare le esigenze di quello imprenditoriale e far fronte alle difficoltà che la congiuntura economica e la situazione politica internazionale stanno generando”.

Un'altra grande opera, 20 anni dopo

Parlare concretamente di una seconda linea della Metropolitana, dopo quasi 20 anni dall’inaugurazione della linea 1, è quantomai importante e strategico per il presente ed il futuro di Torino e dell’area metropolitana - ha aggiunto il numero uno di Ance -. L’intervento va considerato fondamentale nella sua globalità: non è solo l’appalto di lavori pubblici, con ricadute e benefici diretti per le imprese esecutrici, ma è una scintilla per avviare il rilancio dell’attività economica di Torino e che auspichiamo possa avere un effetto positivo per le imprese del territorio. A tal proposito, auspichiamo che nelle gare, nel pieno rispetto della normativa, vengano tenute in conto le imprese locali, modulando ad esempio questo intervento e quelli che verranno in lotti funzionali, che tengano distinte le attività tipicamente edili rispetto a quelle relative alla trasportistica, all’armamento ferroviario e alle relative tecnologie. Solo così potranno essere garantite occasioni di lavoro alle piccole e medie imprese, che sono il cuore pulsante del tessuto economico della città”.

Punto di svolta per la città: trasporto pubblico e transizione ecologica

A dare il punto di vista del Comune è stato l’assessore all’Urbanistica della Città di Torino, Paolo Mazzoleni: “La linea 2 della metropolitana rappresenterà per la Città di Torino un punto di svolta nelle politiche di transizione ecologica, implementando in modo importante la rete del trasporto pubblico locale, ma anche dal punto di vista urbanistico in termini di riqualificazione per la zona nord della città, da cui partirà il suo percorso. Il cronoprogramma, dopo la nomina del commissario straordinario da parte del Governo, prosegue verso la realizzazione: a luglio Infra.To ha bandito la prima gara per le prestazioni di supporto al project management dell’opera, un lavoro propedeutico importantissimo. Questo permetterà di poter mettere a bando entro il 2025 le prossime fondamentali gare per la scelta del sistema di segnalamento e del materiale rotabile e la realizzazione delle opere civili”. 

Occasione per i produttori torinesi

Ci sono 1,8 miliardi per realizzare la linea 2 da Rebaudengo a Porta Nuova, poi ci auguriamo che arrivino, in corso d'opera, anche i 550 milioni per raggiungere il Politecnico: una prosecuzione che metteremo a bando come tratto opzionale. In totale si tratta di oltre 2 miliardi di euro, che però dovranno essere divisi su due grandi voci di spesa: treni e sistema di gestione dei treni (circa 450 milioni) e il resto per le opere civili, le stazioni, gli impianti non di trazione e così via”, ha specificato Bernardino Chiaia, commissario straordinario per la Metro 2 e presidente di Infra.To. “Innovazione digitale, impiantistica e lavorazioni di precisione, asset management possono essere garantiti anche da piccolissime realtà. Questo incontro serve per avere una visione ad ampio spettro, da questo punto di vista. In Piemonte ci sono tutte le attività ad alta specializzazione che possono essere svolte dalle aziende del territorio: tornelli, ascensori, scale mobili, impiantistica antiincendio, impiantistica di condizionamento, cybersecurity, analisi dei dati di traffico, sbigliettamento, sensoristica e manutenzione predittiva. È un’occasione per valorizzare i produttori torinesi. E se i grandi gruppi si trovano bene, magari li portano con sé anche in occasione dei grandi progetti all’estero”.

Massimiliano Sciullo

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