Sport - 30 settembre 2024, 07:00

Juve e il cambio in porta. Di Gregorio dà sicurezza?

Dopo cinque giornate di campionato la Juventus si trova al quarto posto in classifica, con un bilancio di due vittorie nelle prime due partite e tre pareggi consecutivi nelle seguenti, ma soprattutto con il vanto di una porta che resta ancora inviolata.

Dopo cinque giornate di campionato la Juventus si trova al quarto posto in classifica, con un bilancio di due vittorie nelle prime due partite e tre pareggi consecutivi nelle seguenti, ma soprattutto con il vanto di una porta che resta ancora inviolata. Un dato che ha acceso i riflettori sulle prestazioni della squadra, ma soprattutto sulla scelta del nuovo portiere, Michele Di Gregorio, arrivato dal Monza durante l’ultima sessione di calciomercato.

La Juventus ha investito complessivamente 18 milioni di euro per assicurarsi il portiere classe '97: 4,5 milioni per il prestito oneroso e altri 14 per l’obbligo di riscatto. Di Gregorio, premiato come miglior portiere della Serie A nella stagione precedente, ha firmato un contratto fino al 2029 con un ingaggio di 1,8 milioni di euro all'anno. Ma la domanda che sorge spontanea tra i tifosi e gli addetti ai lavori è: Di Gregorio dà la sicurezza necessaria per puntare in alto, magari anche in ottica europea? Le quote Champions al momento non vedono ancora la vecchia signora tra le favorite, ma già la partita d’esordio ha visto i bianconeri trionfare contro il PSV e la posizione dei bookmarkers potrebbe presto cambiare.

Nelle prime sei giornate in Seria A il nuovo portiere della Juventus ha mantenuto la porta inviolata, dimostrando solidità difensiva e non lasciando spazio a critiche sulla gestione della porta. Tuttavia, le tre gare terminate con uno 0-0 hanno evidenziato una certa difficoltà della squadra nel concretizzare le azioni offensive, lasciando meno margine di errore alla difesa e, quindi, al portiere. Nonostante ciò, Di Gregorio ha risposto presente, mostrando una buona capacità di gestione della pressione.

Tra i suoi punti di forza spicca in particolare l'abilità nel gioco con i piedi, una caratteristica fondamentale per il neotecnico Thiago Motta, che predilige un calcio propositivo con costruzione dal basso. Di Gregorio, infatti, ha dimostrato di essere perfettamente a suo agio in questo tipo di impostazione, contribuendo attivamente all'inizio della manovra bianconera.

La domanda che molti tifosi si pongono è se Michele Di Gregorio possa essere il portiere giusto per garantire stabilità a lungo termine alla Juventus. Il suo rendimento con il Monza, dove è stato uno dei protagonisti della salvezza del club, e il titolo di miglior portiere della scorsa Serie A sono segnali più che positivi. Tuttavia, la pressione di giocare per una squadra come la Juventus, con obiettivi ambiziosi e una piazza esigente, rappresenta una sfida diversa rispetto a quella affrontata in un club di fascia inferiore.

Proprio per questi motivi Di Gregorio dovrà dimostrare di essere non solo un portiere affidabile, ma anche un leader capace di trasmettere sicurezza a tutto il reparto arretrato.

Con l'inizio di stagione che ha visto la Juventus frenare leggermente dopo un buon avvio, sarà interessante vedere come Di Gregorio e i suoi compagni affronteranno le sfide future, soprattutto contro le squadre più temute. Il rendimento del neopromosso portiere nelle prime giornate è stato incoraggiante, e all’altezza dell’investimento affrontato dalla società, ma il campionato è lungo e le sfide più impegnative devono ancora arrivare e a quel punto sarà fondamentale vedere come reggerà la pressione nei momenti chiave della stagione.

Richy Garino