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Eventi | 27 settembre 2024, 16:26

Performance di strada, incursioni di teatro, laboratori e giochi: domenica in Vanchiglia il Festival delle Arti Popolari

Appuntamento in via Bava, nel tratto di fronte a Casa Fools. Una giornata intera, dalle 10 a mezzanotte, per celebrare il teatro nella sua forma più popolare e libera. Con attività e spettacoli per tutte le età

Performance di strada, incursioni di teatro, laboratori e giochi: domenica in Vanchiglia il Festival delle Arti Popolari

La seconda edizione del Festival delle Arti Popolari di Torino porta in via Bava, nel cuore della movida di Vanchiglia, performance di strada, incursioni di teatro e opera lirica pop, laboratori, concerti, mostre, giochi, per celebrare il teatro nella sua forma più popolare e libera e allo stesso tempo diffondere l’arte tra le persone. Un vero e proprio teatro a cielo aperto organizzato da Casa Fools, che promuove attività di divulgazione culturale volte a limare le disuguaglianze sociali, favorendo l’incontro, il dialogo e l’empowerment della comunità.

Il sottotitolo di questa edizione, “La città che vorrei”, farà da fil rouge a tutte le azioni di partecipazione attiva. Il cuore pulsante della programmazione, dalle 10.30 alle 24, sarà via Bava, nel tratto compreso tra Corso Regina Margherita e via Balbo, che verrà pedonalizzata per l’occasione, oltre agli spazi interni di Casa Fools (via Bava 39). Tra gli artisti coinvolti: ComiCoro di Circo Madera e Banda Cauda con le loro incursioni d’opera open air; l’Accademia Filarmonica dei Concordi, la banda dal 1787 della Città di Cuorgnè, con sm@artOpera e Opera Pop in uno spettacolo che unisce il racconto teatrale alla musica lirica, alternando momenti di narrazione e canto lirico; Torino Tropical Session, nato dal gruppo torinese Aikar Orkestra ed arricchito di musicisti e cantanti provenienti da Cile, Perù e Portogallo per creare ritmi di cumbia, forrò e chicha; Wunder Tandem Duo: due voci, una fisarmonica e un mini drum set dall’animo disco/punk; The Almighty Oyster Band, trance-siberian, post-shamanic piemonteis reggae’n’roll; La sPiegatrice con il piccolo teatrino itinerante di storie e origami; la trampoliera Lara Quaglia.

In programma anche laboratori e attività per un coinvolgimento attivo di adulti e bambini: torneo di biliardino; laboratorio di hip hop, a cura di Mosquitos Crew Street Dance; laboratorio di danze popolari, a cura di Elvira Gorga e Riccardo Esposito Abate; laboratorio di rockabilly, a cura dell’associazione Rockin’Turin; laboratori di teatro per bambini dai 5 ai 10 anni, a cura di Casa Fools; laboratorio di disegno e presentazione teatralizzata del libro per ragazzi “Ti presento Torino” scritto da Silvia Sardi con illustrazioni di Sara Franci; area giochi di legno, rivisitati decine di anni dopo la loro creazione, basati sulla destrezza, l’agilità e la coordinazione, a cura dell’associazione Cordata F.O.R.

Nel teatro di Casa Fools sarà allestita un’Opera collettiva di City Imagining “Torino luogo del cuore – La città si apre ai nostri sentimenti” sul tema dei ricordi e dei sentimenti legati alla città: su un’immensa cartina di Torino i partecipanti sono invitati a scrivere i loro ricordi più vividi vissuti negli angoli o nelle piazze della città, a indicare i loro luoghi speciali o dove sono avvenuti degli accadimenti per loro importanti per ottenere una mappa sentimentale della città. Nel foyer di Casa Fools saranno invece visibili le opere originali della mostra fotografica partecipata “La città che vorrei”, curata in collaborazione con Dewrec, nella persona di Vittorio Campanella, artista visivo e sonoro. Le opere, in formato manifesto, saranno esposte lungo via Bava.

Ad affiancare, infine, gli artisti di strada e le varie attività, artigiani, commercianti e associazioni che hanno rinnovato la loro partecipazione per consolidare l’identità culturale del quartiere, noto alle cronache per gli episodi di malamovida, rimettendo al centro la cultura e il teatro. Da anni Casa Fools, teatro indipendente codiretto da Roberta Calia, Luigi Orfeo e Stefano Sartore, lavora per ricostruire la comunità attraverso l’arte e abbattere le barriere e i pregiudizi legati a certi luoghi della cultura. Non solo attraverso una politica dei prezzi contenuta, ma anche facendo partecipare attivamente il pubblico alla vita del teatro, coinvolto fin dall’inizio nella direzione artistica tramite un’esperienza di decisione collettiva del cartellone.

La manifestazione è gratuita. 

Daniele Angi

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