Economia e lavoro - 27 settembre 2024, 11:35

Proteste e fischietti per salutare chi parte: la protesta dei lavoratori Operosa scandisce la mattinata a Porta Nuova

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fast Confsal protestano per il rispetto del contratto e dopo l'interruzione delle relazioni sindacali. "Intervengano le Fs"

La protesta dei lavoratori Operosa scandisce la mattinata a Porta Nuova

Duecento persone in tutto il Piemonte tra gli appalti di Rfi e quelli di Grandi Stazioni, addetti alle pulizie e alle manutenzioni, da Porta Nuova a tutte le Stazioni, tramite la società Operosa. Bandiere e fischietti assordanti, per accogliere chi arrivava in città o congedarsi da chi partiva.

Una protesta Operosa 

Sono loro le persone che nella mattinata di oggi, dalle 10 alle 13, hanno dato vita alla protesta che ha interessato la zona di partenza dei binari 12, 13 e 14 di Porta Nuova

Niente pulizie, insomma, per le stazioni e negli uffici. Lo sciopero è stato indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fast Confsal. Al centro della discussione, le relazioni sindacali con l'azienda è il rispetto del contratto. Come spiega Federico Chiariello, coordinatore regionale Fit Cisl Piemonte Mobilità ferroviaria: "È la prima azione di sciopero perché hanno interrotto le relazioni industriali e non rispettano il contratto. Per esempio ci sono assegnazioni fatte per linee e non per impianti, così da trovarsi con addetti che devono operare in decine di impianti". Ma ci sono anche temi di equilibri interni: "Hanno preso più interinali di quanti si possano inserire per legge", dice Chiariello.

"Altre azioni, se non ci ascoltano"

E Francesco Abatangelo, responsabile appalti ferroviari Uiltrasporti, aggiunge: "Oggi è una prima azione di 4 ore, ma se non ci ascoltano passeremo a proteste di tutta la giornata. Vogliamo sederci a un tavolo e trovare una soluzione per tutti i lavoratori".

"Confidiamo nell'intervento da parte del gruppo Fs, affinché si possa mettere fine a questa vicenda assurda - concludono i sindacati - Infatti, non si comprende come si possa lasciare servizi in appalto a società che di fatto non riconoscono il contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto dall'associazione datoriale Agens rappresentante il gruppo Fs".