Digitale e popolare. Torino incrocia le due dimensioni per tre giorni - dal 4 al 6 ottobre - con il Festival che per la prima volta scende in piazza, dal venerdì alla domenica, in piazza San Carlo. Il simbolo saranno due igloo di vetro che saranno montati e allestiti appositamente. Il filo conduttore sarà quello di "Ridurre le distanze, superare le disuguaglianze". "Il nostro obiettivo, in una fase entusiasmante e complicata come quella che stiamo vivendo, è fare cultura digitale e portarla tra le persone, aumentando la conoscenza dalle aziende ai professionisti fino al singolo cittadino", dice Francesco Di Costanzo, presidente Fondazione Italia digitale.
Temi e ospiti trasversali
Tanti i temi, dalla comunicazione allo sport, passando per la pasta e la sanità. In programma, ospiti come Giuseppe Cruciani, Cecilia Sala, ma anche esponenti del mondo calcistico bianconero come Giorgio Chiellini e Cecilia Salvai. Presente anche Davide D'Urso, comico emergente della scena torinese affermatosi proprio con i nuovi canali social.
Particolare attenzione al progetto Filo, che tratta temi come twin transition, intelligenza artificiale, social media, cybersecurity e nuove professioni digitale. Il tutto visto con gli occhi dei ragazzi tra i 16 e i 25 anni.
L'elefante dell'intelligenza artificiale
Il coordinatore del programma è Fabio Malagnino: "Si tratta di un Festival nazionale che ha riconosciuto a Torino una forte vocazione verso tecnologia e innovazione. C'è un forte radicamento". Il grande elefante nella stanza è l'intelligenza artificiale: "La grande promessa di Internet era di portare un'ondata di democrazia - aggiunge -, ma è stata solo in parte mantenuta. Ora con una tecnologia dirompente come la AI gli effetti possono essere ancora più profondi".
Altri eventi si terranno alla Mole, ma anche a off Topic. "Questa città è in grado di dare forma a un'ecosistema robusto per l'innovazione - dice Chiara Foglietta, assessore comunale alla transizione digitale - e vogliamo aumentare cin questi strumenti anche il percepito dei servizi".
Il digitale può ridurre le disuguaglianze
"Fin dalla prima edizione accompagniamo l'evento con un contributo crescente - dice Alberto Anfossi, segretario generale di Compagnia di San Paolo - perché il digitale può aiutare a contrastare le disuguaglianze sociali e rappresenta una leva importante".