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Eventi | 26 settembre 2024, 11:41

Un biglietto "sospeso" (come il caffè) per offrire il cinema, il teatro o un museo a chi non può permetterselo

È il progetto lanciato dall'Associazione Amici dell'educatorio della Provvidenza, in collaborazione con 1Caffè onlus e una rete di associazioni di territorio

Un biglietto "sospeso" (come il caffè) per offrire il cinema, il teatro o un museo a chi non può permetterselo

Un biglietto pagato per uno sconosciuto, che magari non può permetterselo e che cosi potrà  frequentare musei, teatri e cinema. Ecco l'evoluzione del "caffè sospeso" di lunga tradizione soprattutto nei bar del Sud. Che si rivolge ha chi ha difficoltà economiche, oppure famiglie numerose per cui è difficile pagare per tutti.

Una donazione, un gesto si solidarietà, che viene realizzata tramite una piattaforma digitale, integrata dall'uso dell'intelligenza artificiale, che permette di tenere aggiornate occasioni, opportunità, eventi e offerte culturali.

La Cultura che cura

Tutto questo  si chiama "La Cultura che cura" ed è il progetto organizzato dall'Associazione Amici dell’Educatorio della Provvidenza ODV ETS, presentato presso il rinnovato Villino Caprifoglio, lo spazio che la onlus 1Caffe' (fondata da Luca Argentero) destina alle attività sociali. "Il volontariato porta con sé il dono di sé stessi in maniera gratuita - dice il consigliere regionale, Silvio Magliano - ed è bello che questo possa trovare luoghi in cui riconoscersi".

Il progetto gode del contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con la Regione Piemonte e punta a fare della cultura uno strumento di trasformazione, rigenerazione e benessere delle comunità.

Una casa virtuale (e inclusiva)

Al centro di questo progetto, la volontà di costruire una Casa della Cultura Inclusiva, uno spazio pensato per favorire la partecipazione di persone – studenti, anziani, nuclei familiari - che incontrano difficoltà nell'accesso e nella fruizione delle opportunità culturali, fornendo così un’occasione di apprendimento per tutti.

In particolare, la Casa della Cultura Inclusiva si concretizza in una piattaforma web interattiva che mette a sistema in un’unica rete i “luoghi fisici” della cultura piemontese, per poi renderli accessibili alla cittadinanza fragile attraverso la logica del biglietto sospeso, mutuata dal “caffè sospeso”, che ha radici antiche di inclusività sociale. Grazie all’intelligenza artificiale, la piattaforma raccoglie le gratuità dei luoghi della cultura in Piemonte – come, ad esempio, il Teatro Stabile di Torino, la Fondazione Torino Musei, Cinema Teatro Baretti, Abbonamento Musei, Torino Spettacoli, Aiace -, permettendo una circolarità virtuosa del denaro tra chi dona il biglietto sospeso e chi lo riceve.

Un obiettivo dell'agenda 2030 

Questo modello permette a chiunque - attraverso una donazione su www.culturachecura.it/donazione - di offrire esperienze culturali a chi altrimenti non avrebbe la possibilità di parteciparvi, rafforzando così il legame tra cultura e solidarietà, sostenendo inoltre alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile dettati dall’Agenda 2030, come quello di “assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età attraverso l’uso consapevole della cultura e delle arti”.

La cultura genera benessere

È fondamentale trovare una trasversalità che aiuti a trovare persorsi comuni, per mettere a terra queli che sono le nostre  idee e i nostri progetti - spiega Maria Luisa Reviglio della Veneria, presidente Associazione Amici dell’Educatorio della Provvidenza -. La stessa agenda 2030 ha riscoperto nella cultura uno strumento di solidarietà, può creare benessere e incidere sulla salute". “Abbiamo voluto dare un esempio, mettendo la cultura a servizio delle persone". 

"Grazie a questo progetto - aggiunge - vogliamo mettere insieme e strutturare in una rete che rappresenta una casa virtuale tutti i luoghi della cultura del nostro territorio”.

Massimiliano Sciullo

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