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Cronaca | 26 settembre 2024, 15:37

Detenuti armati di spranghe rudimentali aggrediscono il personale di polizia: altri due feriti al carcere di Torino

Beneduci (Osapp): "Agenti penitenziari abbandonati al loro destino, esposti quotidianamente a una violenza insostenibile e senza adeguati strumenti di difesa"

Detenuti armati di spranghe rudimentali aggrediscono il personale di polizia: altri due feriti al carcere di Torino

Altri due agenti della polizia penitenziaria aggrediti e feriti al carcere di Torino. E' accaduto nella serata di ieri. Protagonisti dell'aggressione un gruppo numeroso di detenuti stranieri, presumibilmente alticci: armati di spranghe ricavate dai mobili delle loro celle, armi rudimentali e lamette, hanno tentato di saccheggiare l'infermeria, minacciando gravemente il personale.

"L'episodio di ieri sera rappresenta solo l'ennesima dimostrazione di come l'Amministrazione Penitenziaria abbia abbandonato il personale di Torino al loro destino, esponendoli quotidianamente a una violenza insostenibile e senza adeguati strumenti di difesa", tuona indignato Leo Beneduci, Segretario Generale dell'OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria).

A rimanere feriti sono stati la Comandante facente funzioni, colpita alla testa con un oggetto contundente (tre punti di sutura e una prognosi di dieci giorni), e un sovrintendente, che ha riportato una prognosi di due giorni.

"La situazione nel carcere di Torino è ormai fuori controllo. Il personale di Polizia Penitenziaria è lasciato a sé stesso, senza un Comandante effettivo e senza il sostegno adeguato dell'Amministrazione. È inaccettabile che in un istituto penitenziario, che dovrebbe rappresentare lo Stato e la legalità, siano invece i detenuti a dettare le regole," ha continuato Beneduci. Nonostante la presenza di 127 Primi Dirigenti e 234 tra Dirigenti e Dirigenti Aggiunti nell'Amministrazione Penitenziaria, il carcere di Torino è ancora senza una guida definitiva, aggravando ulteriormente la situazione. "Sembra che l'Amministrazione e il Capo del Personale abbiano deciso di far massacrare il personale di Torino. Non ci sono altre parole per descrivere questa mancanza di interventi concreti e tempestivi.

"Solo dopo una complessa mediazione, è stato possibile ristabilire l'ordine e la sicurezza all'interno dell'istituto. Grazie all'encomiabile professionalità e alla prontezza d'intervento del personale di Polizia Penitenziaria, i detenuti violenti sono stati disarmati e ricondotti nelle celle, evitando che la situazione degenerasse ulteriormente". L'episodio di ieri porta a 47 il numero totale delle aggressioni nel carcere di Torino, con ben 73 feriti tra il personale di Polizia Penitenziaria solo quest'anno. "È una mattanza continua, un clima di terrore instaurato dai detenuti, mentre l'Amministrazione fa finta di non vedere. Il carcere di Torino è diventato una vera piazza di spaccio, con continui lanci di droga e cellulari dall'esterno, che solo grazie alla grande instancabile attenzione quotidiana del personale vengono individuati e sequestrati".

"Nonostante l'abbandono e la costante minaccia, il Personale di Polizia Penitenziaria ha dimostrato un intervento eccezionale nel fronteggiare questa situazione di estrema emergenza. La loro prontezza e professionalità sono encomiabili. A loro va tutto il nostro sostegno e ringraziamento. Auguriamo una pronta guarigione alla Comandante facente funzioni e al Sovrintendente feriti ieri sera – conclude infine il leader dell’OSAPP - L'Amministrazione non può più ignorare quanto sta accadendo. È ora di intervenire con decisione ed immediatezza e di mettere fine a questo disastro annunciato".

redazione

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