Eventi - 22 settembre 2024, 15:30

Torino Spiritualità dal 25 settembre si confronta col tema dell'errore: Luigi Lo Cascio per l'anteprima

La XX edizione della manifestazione sarà curata da Armando Buonaiuto

Torino Spiritualità si confronta col tema dell'errore: Luigi Lo Cascio per l'anteprima

Dal 25 al 29 settembre torna l'appuntamento del Festival Torino Spiritualità, che riflette su errori e imperfezioni del mondo. Anteprima il 12 settembre con Luigi Lo Cascio, che legge "La strada" di Cormac McCarthy.

Tanti gli ospiti e le voci di prestigio

Tra le voci: Giovanni Allevi, Silvio Orlando, Chandra Candiani, Chiara Valerio con Paolo Giordano, Telmo Pievani, Massimo Recalcati, Mario Calabresi, Vasco Brondi, Daniel Schreiber con Jonathan Bazzi, Vito Mancuso, Elena Loewenthal, David Foenkinos con Fabio Geda, Chiara Saraceno con Marco Aime, Paolo Nori, Piera Levi-Montalcini, Vanessa Roghi, don Alberto Ravagnani, R. S. Nanda Kumār, Maura Gancitano,

Vera Gheno con Simonetta Sciandivasci, Paolo Curtaz, Enzo Bianchi, Piero Martin con Pietro Del Soldà e Alessandra Viola, Tommaso Ragno che porta in scena Kafka, l’omaggio a Fabrizio De André dei Perturbazione, Riccardo Staglianò, Niccolò Zancan, Eva Giovannini, Maciej Bielawski, Neva Papachristou, Roberto Abbiati con il suo Moby Dick: "Una tazza di mare in tempesta".

Il tema dell'errore

Torino Spiritualità si confronta, quest'anno, con il tema dell’errore, con la volontà di interpretare inciampi e imperfezioni disseminati nel mondo, nelle esistenze di tutte e di tutti. Dal 25 al 29 settembre a Torino, tra le sale del Circolo dei lettori, i teatri e numerosi spazi di incontro e cultura della città, Torino Spiritualità torna con Come legni storti. L’imperfezione, l’errore, l’inciampo, la XX edizione del festival ideato e organizzato dalla Fondazione Circolo dei lettori. "Un legno storto": così Immanuel Kant, di cui ricorre il terzo secolo dalla nascita, definiva l’essere umano, traendone la conclusione che da una creatura così tortuosa e complessa non potesse mai nascere qualcosa di perfettamente dritto.

20 anni di Torino Spiritualità

"Vent’anni di Torino Spiritualità -spiega Armando Buonaiuto, curatore della manifestazione - tante edizioni alle spalle: quel che abbiamo cercato di fare è stato lavorare su una tensione interiore che appartenesse a tutti, per esplorarne insieme luci e ombre. Così, nel tempo, abbiamo indagato la quota di infanzia residua negli adulti che siamo diventati, ci siamo osservati di sponda attraverso gli occhi familiari ed estranei degli animali, abbiamo abitato il mistero ambivalente della notte, ci siamo soffermati sull’archivio superficiale e profondo che è la nostra pelle, ci siamo interrogati sugli assenti e sulla soglia che hanno oltrepassato. Ora, davanti alla rotonda perfezione di questo anniversario, abbiamo pensato che sia giunto il momento di prestare attenzione ai nostri errori e ai nostri inciampi, per prendere confidenza con l’imperfezione che siamo e che, senza dubbio, tra altri vent’anni ci apparterrà ancora".

"Riflettere su quello che vorremmo essere"

"Dall’asse terrestre obliquo al refuso tipografico, il mondo è pieno di errori, di cose che non sono dritte e forse è meglio così - sottolinea Elena Loewenthal, direttore della Fondazione Circolo dei lettori - Siamo tutti parte di un presente fatto di errori grandi e piccoli, di cose che non vanno (quasi) mai per il verso giusto, di sbagli fatali e correzioni provvisorie. Per il futuro, si vedrà... La vocazione di Torino Spiritualità è accendere luci sulla nostra natura più profonda, su quel che siamo e quel che vorremmo essere: per il suo ventennale abbiamo pensato di riflettere insieme sull’imperfezione, cifra comune a tutte le cose".

redazione