Cultura e spettacoli | 20 settembre 2024, 16:07

“Sotto lo stesso cielo. La musica che include”: al via al festival diffuso di Lingotto Musica e Sermig

Dall’11 al 13 ottobre

“Sotto lo stesso cielo. La musica che include”: al via al festival diffuso di Lingotto Musica e Sermig

La musica come strumento di dialogo e coesione sociale alla portata di tutti. Prende le mosse da questa premessa Sotto lo stesso cielo. La musica che include, il festival ideato da Lingotto Musica in coproduzione con Fondazione Sermig - Arsenale della Pace che dall’11 al 13 ottobre si articola in un lungo weekend di concerti, conferenze e flash mob diffusi a ingresso gratuito negli ambienti dell’Arsenale della Pace di Torino, nelle chiese e nei centri di formazione dei quartieri torinesi Aurora e Barriera di Milano.

La mission della prima edizione del festival, intitolata Consonanze dal mondo, è doppia: innanzitutto divulgativa, con conferenze a cura di esperti etnomusicologi che rifletteranno sul tema della multiculturalità in ambito musicale all’Auditorium del Sermig e al Centro di formazione professionale Valdocco. Non mancheranno però i momenti performativi con ensemble e artisti quali il Trio Caminantes, composto da

Lautaro Acosta (violino e corde), Angelo Palma (chitarra e voce, charango, kena, tiple, siku) e Miguel Angel Acosta (chitarra, voce, charango) e impegnato con le sonorità dell’America latina e delle tradizioni andine all’Auditorium Sermig (venerdì 11 ottobre, ore 20.30); il trio M.E.T.E. (Music Enlightens the Earth), nato dall’incontro tra Ludovico d’Apollo (contrabbasso, basso elettrico), Riccardo Di Gianni (chitarre, sitar) e Elias Farina (batteria, tamburi), che con interventi di musica jazz, funk, prog, scale indiane e ritmi africani si alternerà con il fuoriclasse del didjeridoo aborigeno Papi Moreno alla Parrocchia Maria Ausiliatrice (sabato 12 ottobre, ore 11); l’ensemble di fiati Running Flutes, protagonista all’Auditorium del Sermig di una cavalcata

musicale dal barocco alla musica di oggi dedicata all’antico Egitto, che si colloca nell’ambito del cartellone “Incanto egizio. Scoperte musicali, esplorazioni sonore del passato”, promosso da Sistema Musica per i 200 anni del Museo Egizio di Torino (sabato 12 ottobre, ore 20.30); la Bandakadabra, marching band che animerà

in uno spettacolo-concerto itinerante le aree mercatali di Porta Palazzo e del Gran Balôn (domenica 13 ottobre, ore 11). Infine, il concerto conclusivo alla Chiesa di San Gioacchino (domenica 13 ottobre, ore 20.30), realizzato in collaborazione con il Laboratorio del Suono – Sermig, vedrà il celebre pianista iraniano Ramin

Bahrami, vera star del festival, confrontarsi con le origini musicali del mondo persiano accanto all’Orchestra Giovanile dell’Arsenale della Pace diretta da Mauro Tabasso e composta da oltre 70 elementi dilettanti e professionisti di varie provenienze e culture.

Per info: lingottomusica/sottolostessocielo.it 

comunicato stampa

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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