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Sanità | 20 settembre 2024, 16:54

Carmagnola, un “casco” per cambiare volto alla lotta al cancro

All'ospedale San Lorenzo presentati i sistemi di refrigerazioni del cuoio capelluto per prevenire l’alopecia da chemioterapia donati al reparto di Oncologia dell’Asl To5 dalle associazioni Andos, DonnaTea e V.I.T.A ODV

Carmagnola, un “casco” per cambiare volto alla lotta al cancro

Carmagnola, un “casco” per cambiare volto alla lotta al cancro

La perdita dei capelli è probabilmente l’effetto collaterale più conosciuto delle terapie oncologiche. La chemioterapia agisce bersagliando tutte le cellule a divisione rapida del corpo. Le cellule pilifere sono classificate al secondo posto per quanto riguarda tale parametro, ragione per la quale molti farmaci utilizzati per la chemioterapia provocano alopecia. I follicoli piliferi sono attaccati in fase di crescita e ciò provoca la perdita dei capelli già dopo circa due settimane dall’inizio della chemioterapia.

La refrigerazione del cuoio capelluto

Ma oggi esiste un’alternativa: la refrigerazione del cuoio capelluto, un trattamento semplice che può essere utilizzato per prevenire l’alopecia indotta dalla chemioterapia e che può consentire di conservare una massima quantità di capelli o addirittura la capigliatura integrale. L'azione refrigerante avviene grazie a uno speciale dispositivo, un “casco”, che abbassa la temperatura del cuoio capelluto di pochi gradi immediatamente prima, durante e dopo la somministrazione della chemioterapia.

Ne consegue una riduzione dell’afflusso sanguigno verso i follicoli piliferi, componente che può prevenire o ridurre al minimo l’alopecia. Il successo della refrigerazione del cuoio capelluto dipende da vari fattori, come il tipo di tumore, l'età, il tipo di capello e lo stato di salute generale e i tempi di refrigerazione dipendono dal tipo di chemioterapia e dalla struttura dei capelli. In genere, si avvia il raffreddamento almeno 30-45 minuti prima della somministrazione della chemioterapia (tempo di preraffreddamento) e, dopo l’infusione della chemioterapia.

L'impegno delle associazioni del territorio

Il raffreddamento può durare 1 ora – 2,5 ore. Grazie ai 46.000 euro donati dalle associazioni Andos, DonnaTea e V.I.T.A ODV, l’Asl To5 ha potuto provvedere all’acquisto di tre sistemi refrigeranti Chemocare CIA Hilo Therm completi di cuffie e carrelli che andranno ad incrementare le apparecchiature già in dotazione al Day Hospital Oncologico.

Nel pomeriggio di ieri, 19 settembre, presso l’ospedale San Lorenzo di Carmagnola, alla presenza delle istituzioni presenti, la Direzione dell’Azienda e le associazioni hanno voluto ringraziare con un piccolo momento di condivisione tutti coloro che hanno contributo a realizzare questo progetto.

La novità al San Lorenzo di Carmagnola

Una bellissima iniziativa, una bellissima giornata, per cui ringrazio soprattutto le associazioni che con il loro lavoro hanno permesso l’acquisto dei caschi refrigeranti”, afferma il Commissario dell’Asl To5 Bruno Osella. “La diagnosi di tumore cambia la vita di una persona ma sapere che, oltre alle terapie e oltre ai propri cari, esiste una comunità, fatta di persone, di volontari, pronti a sostenerle in un momento di difficoltà permette di affrontare il percorso con maggior serenità. La vera felicità del dono è tutta nell’immaginare la felicità del ricevente e le associazioni presenti qui oggi hanno saputo guardare lontano”.

Un progetto nato già diversi anni fa - raccontano le Presidenti delle Associazioni - anche grazie alla volontà di persone che oggi non possono essere qui, per festeggiarne la riuscita. È stata una bella esperienza di lavoro comune che speriamo possa dare vita ad altre importanti iniziative”.

Massimo De Marzi

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