Cultura e spettacoli - 20 settembre 2024, 16:40

All'Azimut Club, la performance artistica di Liu Bokang in memoria di Edoardo Di Mauro

Sabato 28 settembre

Sabato 28 settembre Performing The Club, il progetto che mette in connessione arte contemporanea e club culture, inaugura la nuova stagione con una performance di Liu Bokang, artista che ha già saputo stupire il pubblico torinese lo scorso marzo. La performance avrà inizio alle 22.30 all’interno degli spazi dell’Azimut Club, in occasione della techno night Genau.

L’evento è organizzato in memoria di Edoardo Di Mauro, Vice Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Torino.

Nella performance “La Pioggia dell’Ombra”, Liu Bokang mette al centro dell’azione la propria testa e i semi di girasole. La testa dell’artista, dipinta di rosso, sbuca da un tavolo: gli spettatori mangiano i semi e ne buttano i gusci su di essa, tanto da coprirla del tutto.

Il seme di girasole è un simbolo chiave nella cultura e storia cinese dai tempi della rivoluzione culturale: Mao Tse-tung veniva infatti associato al sole, mentre il popolo veniva rappresentato nella forma di migliaia di girasoli in adorazione. L’artista ricrea una cerimonia tradizionale cinese in cui per chiedere aiuto a Dio o agli antenati, si sacrificava la testa di un animale. La sua testa dipinta di rosso rappresenta sia un cadavere sia il “sole rosso”. Il gesto del mangiare i semi di girasole di solito rimanda alla socialità, alla conversazione: in questo caso invece, nella solennità e nel silenzio della performance, conversazione e parola avranno una censura, come se le nostre emozioni e i nostri ricordi si affievolissero fino a dissiparsi.  

Mangiare semi di girasole in Italia non è usuale come può esserlo in Cina. Il processo di coprire la testa dell’artista con i gusci diventa per i partecipanti un fenomeno curioso, una situazione in cui lo spettatore, nella probabile difficoltà nel mangiare i semi, si dimentica del motivo stesso per cui sta facendo quest’azione. Come nella performance di Zhang Huan “Funerale del cielo” in cui l’artista simula una cerimonia funebre del buddismo tibetano in cui il corpo del morto viene portato su una montagna e poi ricoperto da spezie per fare in modo che gli animali se ne cibino. Nella performance gli animali selvatici vengono sostituiti da cani di piccola taglia per decostruire il senso della cerimonia stessa e portare i partecipanti a una riflessione sull’appropriazione culturale e sull’ignoranza.

L’azione performativa di Liu Bokang è un medium per porre domande sul modo in cui l’arte si relaziona alle persone e a una società ormai incapace di opporsi e di denunciare eventi di carattere politico. In una società dello “spettacolo” dove i flussi migratori si sono trasformati in una sorta di olocausto senza nome, dove si volta la testa fingendo che non ci siano né guerre né riscaldamento globale né intolleranza, dove si è passati dal collettivismo all’individualismo estremo e dove smartphone e laptop filtrano atrocità annullate dall’apatia, l’artista prova a spezzare quest’incantesimo di cecità.

La serata proseguirà con i djset a cura di Genau e dello special guest Nørbak.

comunicato stampa