Economia e lavoro | 19 settembre 2024, 12:14

Lotta all'abbandono scolastico e ingresso "ragionato" nel mondo del lavoro: ecco la nuova ricetta contro il rischio Neet

Sarà presentato domani "I care", il progetto che Engim sviluppa con il sostegno del fondo di JP Morgan per contrastare la dispersione tra i 14 e i 19 anni

ragazzi in camice che lavorano

Engim lancia un progetto contro la dispersione scolastica e per aiutare i ragazzi dai 14 ai 19 anni

Dai 14 anni in su. E' questa l'età in cui il rischip dell'abbandono scolastico si fa più forte. Scarsa motivazione, scelta sbagliata, delusione per i risultati: sono tanti i motivi che possono condurre i ragazzi alla decisione di tentare direttamente l'ingresso del mercato del lavoro, con competenze limitate. Ma la prospettiva peggiore è quella di andare a ingrossare le fila dei cosiddetti Neet, che non studiano, ma nemmeno cercano un impiego.

Per affrontare questo tema, nella giornata di domani saraà presentato il progetto "I care", progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da JP Morgan

con la Fondazione Con il Sud. L'appuntamento è negli spazi dell'Engim, in corso Palestro 14. L'obiettivo? Offrire opportunità di transizione scuola-lavoro a giovani dai 14 ai 19 anni in condizioni di fragilità educativa, abbandono e/o rischio dispersione scolastica. "L’Engim ha nel suo DNA l’attenzione e la cura dei giovani più fragili - dice Giorgio Agostinelli, responsabile della progettazione nazionale ed europea dell’Engim e questo progetto si inserisce perfettamente in quella che è la nostra lunga storia. Grazie all'apprendimento in contesti reali e al mentoring individualizzato, accompagniamo i ragazzi nella scoperta delle proprie potenzialità, stimolando un cambiamento consapevole e valorizzando competenze trasversali fondamentali per il loro futuro. Vogliamo che ogni giovane possa possa riscoprire il valore dell’esperienza e intraprendere un percorso di vita più stabile e consapevole".


Le attività poggiano su 2 pilastri sperimentali di Engim: l’esperienza di apprendimento in contesto reale (impresa formativa non simulata), e il mentoring individualizzato dei ragazzi operato da un tutor. 
L'intervento, che sarà una sperimentazione della durata di 36 mesi (avvio ottobre 2024), svilupperà tre linee di significato e di azione: valorizzazione delle competenze trasversali promuovendo un cambiamento nel contesto; promozione della consapevolezza personale dei giovani, affiancandoli nella scoperta e nella valorizzazione delle proprie potenzialità e promozione della consapevolezza professionale dei giovani, "imparare facendo", con esperienze di apprendimento in contesto lavorativo reale, nelle imprese formative Engim e in quelle della rete.


Le attività di gruppo, laboratoriali, di visite e uscite sul territorio e in aziende, saranno condotte da educatori, psicologi, orientatori e tutor, e si svolgeranno presso l'ENGIM Artigianelli di corso Palestro 14, in collaborazione con la Cooperativa Orso e la Cooperativa Et.

MSci

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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