Politica - 19 settembre 2024, 14:43

La Commissione Legalità avvisa: “Attenzione alle infiltrazioni mafiose in Piemonte”

Così il Domenico Rossi ha aperto la prima seduta della nuova legislatura

La Commissione Legalità avvisa: “Attenzione alle infiltrazioni mafiose in Piemonte”

“Non possiamo rimanere indifferenti alle parole del nuovo procuratore generale di Torino, Lucia Musti, e del nuovo procuratore capo Giovanni Bombardieri che, durante il loro insediamento, hanno espresso parole nette sul tema del radicamento della ‘ndrangheta in Piemonte. Ma è anche vero che la nostra regione ha un’importante storia di antimafia a cui il lavoro di questa commissione vuole ispirarsi”.
Così il presidente Domenico Rossi ha aperto la prima seduta della legislatura della commissione Legalità, durante la quale ha anche proposto un fitto calendario di attività per i prossimi mesi.
Si inizierà con il sopralluogo al castello di Miasino, in provincia di Novara, bene confiscato di cui si è fatta carico la Regione negli anni passati, ma che a oggi è ancora in ristrutturazione “e da troppo tempo attende di essere restituito alla collettività, per questo sarebbe un buon modo per cominciare i lavori”, ha spiegato Rossi.
Le diverse forze politiche si sono trovate d’accordo sull’idea del consigliere Domenico Ravetti (Pd) di “dotare il Consiglio di una proposta di legge condivisa per regolamentare le lobby e i portatori di interesse. Sarebbe un intervento principalmente a tutela dei consiglieri regionali e dell’istituzione nel suo complesso”. “Quello dei rapporti con le lobby - ha proseguito Carlo Riva Vercellotti (Fdi) - è un tema che deve essere preso in considerazione. Noi come gruppo stiamo lavorando a una proposta di legge e auspichiamo una comunità di indirizzo su questo tema e per questo ci troverete pronti a collaborare”.
Sull’altro punto del calendario proposto, un ciclo di audizioni sul tema del caporalato, ha richiamato “l’attenzione ai tempi visto che la stagione agraria sta terminando”. “Più che di caporalato, al momento in Piemonte è più corretto parlare di ‘lavoro illegale’ - ha spiegato Mauro Calderoni (Pd) - siamo appena in tempo ad avviare gli approfondimenti perché la programmazione delle aziende agricole comincia nei primi giorni dell’anno nuovo. Inoltre, grazie all’iniziativa di un gruppo di comuni cuneesi, il Piemonte sarà assegnatario di un finanziamento Pnrr sul contrasto del fenomeno”.
Per Giulia Marro (Avs) “una campagna diffusa nelle scuole potrebbe aumentare la consapevolezza del fenomeno anche tra i più giovani, specialmente in quelle a indirizzo tecnico agrario frequentate da ragazzi che lavoreranno nel campo agricolo”.
“Avanziamo diverse proposte di audizione - ha dichiarato Alberto Unia (M5s) - a partire da chi da sempre si occupa di questi temi sul territorio come Don Luigi Ciotti e l’associazione Libera, ma anche Agende Rosse. Riteniamo fondamentale chiedere, inoltre, al più presto un approfondimento con la Prefettura sul progetto Alfa contro lo sfruttamento e la tratta di esseri umani”.
La vicepresidente della Commissione, Gianna Gancia, ha chiuso con una riflessione più generale: “Sono stata molto colpita nel leggere le dichiarazioni dell’ex procuratore Saluzzo e non possiamo permetterci di sottovalutarle. Sulla cultura della legalità deve essere accentuato e potenziato il lavoro.
Si è talmente persa la cultura della legalità che alcuni amministratori non si accorgono di parlare apertamente e inconsapevolmente di iniziative che costituiscono reato. Dobbiamo aumentare la consapevolezza sui soldi pubblici, che sono frutto dei cittadini che lavorano e pagano le tasse”.
Tra gli altri temi che verranno affrontati dalla Commissione, il fenomeno dell’usura e del sovraindebitamento, ciclo del contratto pubblico, monitoraggio del Pnrr e un censimento delle commissioni Legalità in Piemonte.

comunicato stampa