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Cronaca | 16 settembre 2024, 14:18

Caro affitti e sfratti per le Universiadi, tornano le proteste degli studenti in tenda

A fine dicembre gli studenti di alcune residenze dovranno lasciare il posto agli atleti dei Giochi Olimpici Universitari. Presidio di fronte a Edisu

Caro affitti e sfratti per le Universiadi, tornano le proteste degli studenti in tenda

Caro affitti e sfratti per le Universiadi, tornano le proteste degli studenti in tenda

Torna settembre e tornano le proteste per il diritto allo studio. Da oggi gli studenti del collettivo Cambiare Rotta manifesteranno, ogni lunedì, per il diritto abitativo e contro il caro affitti e la gestione degli studentati.

Il presidio di fronte a Edisu

Presidio di fronte a Edisu - l'Ente regionale per il diritto allo studio universitario - per rivendicare il diritto allo studio e alla casa degli universitari.

Nel mirino della mobilitazione nazionale, partita da Roma, il carovita e la mancanza di politiche che vadano incontro ai bisogni degli studenti. Esemplificativo l'aumento di 50 centesimi a pasto anche per le fasce Isee più basse e del costo delle lavatrici nelle residenze.

Nel mirino le Universiadi

A Torino la protesta si estende alla gestione delle Universiadi del prossimo mese di gennaio: gli studenti delle residenze Edisu dovranno lasciare il loro alloggio per la sistemazione degli atleti ospitati a Torino. Come scritto nel Bando 2024, alcune residenze saranno chiuse per l'occasione dei Giochi Universitari Invernali dal 20 dicembre al 31 gennaio, e gli studenti beneficiari saranno informati della possibilità in sede di assegnazione. Per chi dovrà lasciare libero l'alloggio è previsto o un indennizzo economico o la sistemazione in un'altra struttura.

"8,18 euro non sono un indennizzo"

Da qui la critica di Cambiare Rotta: 8,18 euro al giorno non sarebbe un indennizzo sufficiente a trovare un alloggio alternativo e non è possibile tornare a casa propria in un periodo di esami. Dubbi anche sulla sistemazione nei posti liberi in altri alloggi: perché non sono destinati fin da subito agli studenti beneficiari di borse di studio? si domandano i manifestanti.

Francesco Capuano

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