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Attualità | 16 settembre 2024, 09:56

Bricherasio ha perso Rinaldo Granero, il suo ultimo combattente

Era una persona molto conosciuta in paese perché chiacchierava con tutti e della guerra preferiva raccontare i momenti lieti

La festa dei 100 anni di Rinaldo Granero con alpini e Comune

La festa dei 100 anni di Rinaldo Granero con alpini e Comune

Con la sua scomparsa i bricherasiesi perdono l’ultima occasione per ascoltare dalla voce di chi l’ha vissuta la seconda guerra mondiale. Nel pomeriggio di giovedì 12 settembre è morto Rinaldo Granero l’ultimo combattente del paese ancora in vita e che il 25 novembre avrebbe compiuto 101 anni.

“Rinaldo era alpino nel III reggimento di Pinerolo e ha combattuto nei Balcani: in Croazia, in Albania e soprattutto in Montenegro, dove poi venne fatto prigioniero” racconta Renato Ballari, presidente del gruppo Ana (Associazione nazionale alpini) di Bricherasio. Nel 2022 aveva partecipato con entusiasmo alla cerimonia per i 90 del gruppo bricherasiese indossando cappello e foulard tricolore: “Era orgoglioso di essere alpino e tutte le volte che riceveva la rivista del corpo, la leggeva dall’inizio alla fine, senza bisogno di occhiali anche se le sue mani facevano fatica a girare le pagine”. Lo scorso anno l’Amministrazione Comunale e l’Ana avevano festeggiato con lui i cento anni. “È sempre stato lucido e con una salute di ferro, nemmeno il Covid l’ha colpito e non lo ricordo con il raffreddore. Spesso in paese quando incontravo la sua badante alla domanda: ‘Rinaldo come sta?’ lei mi rispondeva: ‘Meglio di me!” rivela Ballari.

Anche se negli ultimi anni ha vissuto in centro paese, di fronte all’ex Consorzio agrario, Granero faceva parte di una famiglia storica della frazione di Cappella Moreri: “Noi due ci siamo conosciuti lì nel 1968 durante le visite che facevo alla famiglia della mia futura moglie” aggiunge Ballari.

Di mestiere contadino, era molto conosciuto in paese: “Chiacchierava con tutti, con la sua indole tranquilla da contadino – racconta Ballari –. E si è spento con la stessa pacatezza che l’ha accompagnato in vita: solo il giorno prima sorrideva a sua figlia che gli faceva visita”.

Seppur avesse vissuto in prima linea le sofferenze della guerra e la fame, Granero preferiva raccontare gli eventi più lieti anche in quel contesto: “Ricordava spesso di quando di ritorno dalla prigionia, nell’estate del 1945, era arrivato alla stazione di Pinerolo e l’unico mezzo che aveva trovato per fare l’ultimo tratto di strada verso casa era una bici da corsa che un signore aveva voluto prestargli. Ma lui si era trovato nei guai perché non aveva mai usato una bicicletta di quel tipo”.

Il funerale di Rinaldo Granero si svolgerà oggi, lunedì 16 settembre, alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Bricherasio.

Elisa Rollino

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