/ Attualità

Attualità | 15 settembre 2024, 09:00

STORIE DI MONTAGNA/16: dal sogno del guardiaparco alla sfida dell’imprenditore agricolo

Il progetto di Silvio Montesini in Borgata Grangia dell’Alpe, a Bussoleno

Silvio Montesini

Silvio Montesini

Giovani e montagna vorrei che fossero il connubio del futuro.

Quando trovo delle storie che lo raccontano, nella mia mente, si apre un futuro ricco e sorridente per le terre alte.

Cerco storie di chi ha scelto la montagna per vivere e lavorare e l’ha resa la sua strada per il futuro, storie come quella di Silvio Montesini, un ragazzo che la vita di montagna l’ha scelta, cercata e studiata sono quelle che apprezzo e amo raccontare.

Questo giovane contadino è originario di Villarbasse, un paesino di campagna sulle colline di Rivoli. Fin dalla più tenera età, con il nonno, si occupa dell’orto di famiglia. Il contatto con la natura e la terra sono la sua passione e il sogno di diventare guardiaparco lo porta a scegliere l’istituto agrario per i suoi studi.

Dopo il diploma frequenta la facoltà di Scienze e Tecnologie Agrarie.

Durante il suo percorso di studi iniziano le sue prime esperienze lavorative in alcuni uffici di città.

“Mi sono reso subito conto che per me l’agricoltura non poteva essere quella da vivere tra le scartoffie, ma quello che cercavo era il contatto vero con la terra” mi dice Silvio.

La sua voglia di creare un’azienda agricola lo porta a lasciare i suoi studi a pochi esami dalla laurea e a dedicarsi a tempo pieno all’agricoltura.

L’idea di Silvio era un vero progetto di vita, da condividere con dei compagni di viaggio ovvero trovare una piccola borgata alpina, ristrutturarla e renderla un centro di ospitalità diffusa che, unito alla coltivazione di piccoli frutti, sarebbe diventata casa e lavoro per un gruppo di giovani.

Con due compagne di università inizia un lungo periodo di ricerca, di progettualità, di idee condivise. Un bel periodo, mi racconta questo ragazzo deciso e tenace, che però non arriva ad una vera concretizzazione, perché, nel momento stesso in cui tutto deve diventare realtà, capisce che solo lui è davvero disposto a fare il grande passo sia di vita sia di investimento economico per la realizzazione del progetto.

Inizia la sua ricerca di un posto e decide di concentrarsi in Valle di Susa.

Da settembre a dicembre 2015 vede più di 30 case!

 

“Dovevo partire da zero con l’apertura di un’azienda agricola, la scelta del posto era fondamentale: ci voleva una buona esposizione, un buon terreno, una casa, la possibilità di avere dell’acqua. Tutte cose che richiedevano una scelta accurata” mi racconta Silvio.

Sarà nel mese di dicembre che questo ragazzo troverà la dimora dove oggi vive e lavora. Un posto panoramico, che aveva tutto il necessario per mettere radici in montagna.

Siamo in Borgata Grangia dell’Alpe, a Bussoleno, un posto isolato in cui c’è però un microclima molto favorevole e un’esposizione perfetta.

Inizia qui la strada di Silvio, che nel 2016 riesce ad ottenere il contributo per l’insediamento giovani e parte con la ristrutturazione di questo piccolo grande mondo che ha creato.

“Ho passato tanto tempo a progettare tutto, prima di partire, e questo mi ha permesso di capire sia cosa coltivare sia come ottenere un reddito” mi rivela Silvio, mentre siamo seduti davanti a casa. “Quanto qualcuno mi chiede come sono arrivato fino a qui, rispondo che la cosa importante è avere le idee molto chiare”.

È partito con un piccolo banchetto alle fiere, con pochi prodotti e piano piano, anno dopo anno, ha incrementato le sue produzioni e ora ha molti clienti, più terreni e tanti prodotti di qualità e unici.

Ha creato un laboratorio di trasformazione dove la sua frutta e verdura diventa qualcosa di unico, infatti si possono trovare delle composte particolari come mirtilli e cioccolato fondente, fragole e zenzero, mela e cannella oppure il bagnetto verde piccante, la composta di porri, i liquori e molte altre chicche che non si possono trovare altrove.

Porta avanti l’azienda da solo e non smette mai di informarsi, sperimentarsi, innovarsi.

Mi sono trovata davanti un ragazzo a cui non sfugge nulla, che ha capito che per vivere di agricoltura occorre incrementare con la trasformazione che riempie tutti i mesi dell’anno e permette di riutilizzare l’invenduto.

Una volta alla settimana, Silvio, scende a Valle e arriva fino in città per le consegne a domicilio. Nel fine settimana, invece, è impegnato nelle fiere.

“Ho un rapporto serio e onesto con i miei clienti – spiega –. Vendo prevalentemente prodotti miei, certificati biologici e se mi manca qualcosa lo acquisto da altri produttori bio che conosco personalmente e comunicandolo ai miei clienti. Io vendo cibo e miro ad avere un rapporto di trasparenza e fiducia verso i miei acquirenti”.

Parole che fanno capire come questo ragazzo ami il suo lavoro e ci creda.

La piccola borgata dove Silvio vive, sta prendendo forma e si sta colorando di un punto vendita, di un’aula multifunzionale che è quasi ultimata, e che è riuscito a ristrutturare grazie ad un bando regionale e che presto aprirà le sue porte.

“Durante l’anno ci sono molti giovani che vengono a chiedermi consiglio, vogliono sapere la mia storia e come ho fatto ad arrivare a mantenermi con questo lavoro – racconta Silvio –. Ho messo on line un corso che spiega come partire da Zero e mi piace molto lo scambio e poter aiutare chi vuole iniziare perché io posso dire di avercela fatta solo con le mie forze”.

Imprenditore agricolo e non un contadino.

Così si definisce Silvio. Lui decide i prezzi, cosa coltivare, come vendere e non dipende da nessuno. Un ragazzo deciso, intraprendente che ha chiaro dove vuole arrivare che farà ancora molta strada.

I suoi prodotti sono davvero unici: pensati, curati e di altissima qualità. La sua azienda agricola ‘Monte Agri Bio è un piccolo fiore all’occhiello dove i prodotti rispecchiano chi li realizza e seguono il motto: poche cose ma fatte bene.

Questa piccola azienda, inoltre è stata premiata Maestro del Gusto della provincia di Torino dalla Camera di commercio e Slow Food Italia.

Se la tua mente ti porta a pensare che la terra può essere il tuo futuro, che il contadino può essere il tuo mestiere ti consiglio di andare a conoscere Silvio: potrebbe essere la persona capace di aprirti la porta verso il tuo sogno.

Cinzia Dutto

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium