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Attualità | 13 settembre 2024, 07:26

Degrado in corso Taranto, i residenti: "Eravamo un'isola felice, ora siamo assaliti da tossici e alcolizzati”

Sono stati oltre 400 i firmatari di una petizione popolare arrivata in Municipio. Al centro delle lamentele i "minimarket", accusati di alimentare la criminalità. Si chiede di chiuderli la notte, ma non sarà possibile: "Bisogna intervenire caso per caso"

Degrado in corso Taranto, i residenti: "Eravamo un'isola felice, ora siamo assaliti da tossici e alcolizzati”

Quattrocento le firme raccolte attraverso una petizione cittadina e presentata oggi, giovedì 12 settembre, in Municipio. La richiesta è quella di intervenire per una riqualificazione dell'area verde di corso Taranto. Fra piazza Derna e via Mercadante, nel quartiere Rebaudengo, continua a essere numerosi i fenomeni di criminalità con presenza massiccia di pusher, tossicodipendenti e alcolizzati. Problematiche che si riversano sui residenti, i quali, da tempo, lamentano non poche difficoltà in termini di sicurezza.

Il nuovo impianto di illuminazione

Quest'estate il comune di Torino, dopo numerosi sopralluoghi sul posto, aveva iniziato i primi interventi con un nuovo impianto d'illuminazione. Ora però al centro delle richieste torna ad emergere la chiusura anticipata dei minimarket. Per i residenti, ma anche per molte forze politiche, questi luoghi sarebbero vere e proprie calamite per il degrado.

La questione "minimarket"

“Hanno sicuramente alzato il livello di degrado nel quartiere. La zona è frequentata da tossicodipendenti, alcolizzati, senza tetto. Per non parlare delle costanti scene, poco decorose, a cui noi residenti siamo costretti ad assistere quotidianamente", è quanto  denuncia il primo firmatario della petizione Fabio Cecchetto.

"Nonostante i recenti interventi riguardo l’illuminazione - sostiene - i problemi persistono. Siamo convinti che finché questi locali non chiudono prima di mezzanotte la situazione non cambierà. Eravamo un'isola felice, oggi viviamo una situazione decisamente problematica, bisogna intervenire in qualche modo." 

La chiusura anticipata di questi esercizi sembra però una richiesta quasi impossibile da esaudire, soprattutto per problemi burocratici e legali. Ma non tutto sembra così difficile da realizzare, infatti l'assessorato alla Sicurezza ha ipotizzato di intervenire sui singoli negozi, quelli che più di tutti sembrano comportare problemi, limitandone la vendita degli alcolici dopo un certo orario.

L'assessore alla Sicurezza: "Dobbiamo intervenire singolarmente"

"I miei uffici stanno studiando se sarà possibile installare un impianto di videosorveglianza, ma intendiamo intervenire implementando magari le realtà commerciali, che pensiamo potrebbero essere utili per il contrasto del degrado – ha spiegato l'assessore alla Sicurezza Marco Porcedda – Riguardo i minimarket, a luglio, avevo chiesto a molte circoscrizioni di fornirmi i riscontri, dal loro punto di vista, su questi locali, soprattutto sul tema della sicurezza. Non tutti descrivono questi negozi come il male o il vero problema, alcuni sono molto ben gestiti. Non dobbiamo generalizzare. Dobbiamo intervenire singolarmente limitando gli orari di vendita degli alcolici. Non potremo, però, chiederne una chiusura anticipata."

Lomanto: "Interlocuzioni di privati per investimenti sull'area"

"Abbiamo risolto dei primi step, i residenti sapendo di non farcela da soli hanno chiesto aiuto alla Città. Sono stati molti gli incontri per provare a risolvere i problemi collaborando tutti, so che ci sono interlocuzioni con privati per investire sull'area – ha dichiarato il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto – Ci siamo presi l'impegno di far rivivere questo luogo, mi spaventa però quando sento perderci su discussioni sterili. Servono tutte le idee e le proposte possibili, ma ai residenti ciò che interessa di più è risolvere il problema. Per tanto ci aspettiamo risposte sulle aree gioco e di rivederci per una riqualificazione efficace e reale."

La consigliera del Pd: "In Rebaudengo, situazione precipitata"

"Negli ultimi anni a Rebaudengo la situazione è decisamente degenerata. Prontamente però l'amministrazione è intervenuta, un primo pezzo é stato sicuramente fatto grazie alla nuova illuminazione.– ha spiegato la capogruppo del PD in Circoscrizione 6 Isabella Martelli – È vero che i minimarket possono essere un problema, la maggior parte di quelli aperti in città sono inoltre nella nostra circoscrizione. Secondo noi sarà indispensabile trovare idee per offrire qualcosa ai residenti, magari con uno spazio dedicato ai giochi per i bambini."

"Chiudere minimarket, sarebbe una scelta politica"

Sembra quindi che ci sia piena disponibilità di collaborazione tra tutte le istituzioni: comitati, Circoscrizione e Città. Ma c'è chi sull'aspetto dei minimarket, tra i banchi del consiglio comunale, non è d'accordo con la proposta di regolamentazione, soprattutto sul tema della chiusura anticipata.

"Chiudere tutti i minimarket è una scelta politica che non avrebbe senso, bisogna rispondere a delle domande di mercato che esistono – ha replicato la capogruppo di Sinistra Ecologista Sara Diena – Se in un locale più decoroso una birra costa di più, rispetto ai minimarket, non possiamo pretendere di ignorare la domanda reale."

"I minimarket non esistono, li chiamiamo noi così in modo improprio. Sono tutti esercizi che hanno licenze regolari, molto dei quali vendono anche frutta, verdura e molti altri alimenti.–ha aggiunto il capogruppo dei Radicali Silvio Viale –Per cui credo che dire di chiuderli è difficile e individuale. Diverso invece è il discorso dei controlli, le multe sono automatiche se non si rispettano i regolamenti."

Marco D’Agostino

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