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Attualità | 12 settembre 2024, 18:55

Dalla strage di Brandizzo a Roma per un lavoro più sicuro, i famigliari: "Basta ai subappalti"

Presentata la relazione della commissione d'inchiesta presieduta da Chiara Gribaudo: "Ciascuno dovrebbe fare il suo: in politica così come sui posti di lavoro per garantire la sicurezza"

Foto Camera dei Deputati

Foto Camera dei Deputati

Dal dramma di Brandizzo, alle proposte per fare in modo che non ci siano più stragi sul posto di lavoro. A pochi giorni di distanza dall’anniversario ora la politica fa la sua parte con la presentazione della relazione d’inchiesta parlamentare sulle condizioni del lavoro, presieduta da Chiara Gribaudo

“Abbiamo fatto la nostra parte, il nostro dovere con disciplina e onore - è il commento che la vicepresidente del Partito Democratico affida oggi ai social, in una giornata che ha visto presenti i famigliari, scesi nella capitale, per portare a testimonianza il dolore su cui non c’è rimedio.

"Ciascuno dovrebbe fare il suo: in politica così come sui posti di lavoro per garantire la sicurezza. - è il commento di Gribaudo -  Abbiamo proposto delle soluzioni insieme ai tecnici e agli esperti ascoltati in un anno di audizioni. Ora monitoreremo affinché vengano prese in considerazione.”

L'intervento del presidente della Camera

Il momento è stato introdotto dal presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana che ha parlato di un’"immane tragedia”.

"Inaccettabile che si possa morire o rimanere menomati nello svolgimento del proprio lavoro. Pianificare attività lavorativa, erogare formazione di qualità e sottoporre ogni singolo processo lavorativo a rigorosi controlli.”, è stato il commento della terza carica dello Stato.

La lettera di Sergio Mattarella

Mentre anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto mostrare la sua vicinanza attraverso una lettera, letta da Gribaudo.

"Le morti e gli incidenti sul lavoro sono una intollerabile offesa per la coscienza collettiva -ha detto Mattarella - Svolgere un’attività che concorra all’interesse materiale o spirituale di una società non può e non deve implicare rischi per l’integrità degli individui. La sicurezza nel lavoro è condizione necessaria per rendere effettivo il diritto fondamentale e inalienabile alla salute, tutelato dalla Costituzione, che non può trovare limiti nella mancanza e nella inadeguatezza di misure idonee a rendere il lavoro privo di pericoli. Rivolgo sentimenti di solidarietà alle vittime e ai famigliari di tutti gli incidente sul lavoro”

1041 vittime sul lavoro nel 2023

Nell’anno della strage di Brandizzo sono stati 1041 le “morti bianche” e i numeri del 2024 sono in linea.

A Roma c’erano alcuni dei famigliari di Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo, Michael Zanera e Giuseppe Aversa. Cinque vite spazzate vie sui binari del cantiere edile, mentre stavano svolgendo il proprio lavoro.
 
Presente anche la segretaria del Pd Elly Schein insieme ad altri esponenti politici che fanno parte della commissione e che, nonostante le differenze di visioni, stanno lavorando a un percorso univoco per fare in modo che la legge intervenga tutto dove è possibile evitare stragi, morti e incidenti sul lavoro.

Gribaudo: "Non parliamo di errore umano"

“In merito alle cause le indagini sono ancora in corso. Alcune certezze, però, le abbiamo. Ad esempio, siamo certi che quelle persone, in quel momento, non dovevano stare sui binari. Alcune delle soluzioni che avrebbero potuto salvare la vita ai lavoratori sono già utilizzate nel nostro Paese non solo in altri settori industriali, ma addirittura, e penso alla rilevazione di ostacoli, di serie nelle automobili.  Gribaudo ha poi invitato alla prudenza nel parlare di ‘errore umano’. 

"Spesso dietro questa arida definizione – ha detto - vi è alla base una organizzazione del lavoro che mette la lavoratrice o il lavoratore nella condizione di commetterlo questo errore. L'invito è quello di assicurarsi non solo che le procedure siano corrette, insegnate correttamente e interiorizzate nella maniera giusta da tutti coloro che operano, ma significa anche verificare, oltre all'applicazione del contratto collettivo di settore, anche che il livello di inquadramento sia adeguato. Inoltre, servono soluzioni tecniche che, su attività ad alto rischio, forniscano strumenti e dispositivi volti a intercettare e impedire comportamenti non corretti, così come già succede nelle autovetture, negli aeroporti. E va fatta attenzione agli appalti che non possono essere un mezzo per la riduzione dei costi, né tantomeno dei diritti”.

Il fratello di una vittima: "Basta ai subappalti"

Al tavolo romano ha poi preso la parola Oto Aversa, fratello di Giuseppe, una delle vittime di Brandizzo.

“È ora di dire basta, ad appalti e subappalti. Sono la condanna di tanti lavoratori che al mattino si alzano con tanta umiltà per andare a guadagnare un pezzo di pane. Gli appalti sono al ribasso e i subappalti lo sono a cascata.”


Poi l’attacco alla società Sigifer, ditta indagata insieme a Rfi: “È bastato cambiare nome e ragione sociale per continuare a operare con un altro nome.  Le istituzioni dovrebbero essere la guida del popolo italiano, non dovrebbero permettere questa possibilità.”

A Roma era presente anche la sindaca di Brandizzo Monica Durante che, insieme all’associazione Sicurezza e Lavoro, si costituirà parte civile nel processo che si aprirà dopo le indagini, ancora in corso, e in mano alla Procura di Ivrea.

Quirico: "Occorre rivedere l'organizzazione del lavoro"

"La Relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sui tragici fatti di Brandizzo che abbiamo presentato oggi a Roma - dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro - non è una sentenza di condanna, ma certifica che bisogna fare molto di più per garantire la sicurezza di chi opera nelle manutenzioni ferroviarie."

"Occorre rivedere l'organizzazione del lavoro - continua Quirico - e dare risposte alla frammentazione del lavoro, contrastando l'eccessivo ricorso a subappalti e distacchi.
Il tema dei controlli nei cantieri e in generale in tutti i luoghi di lavoro rimane centrale - aggiunge il direttore di Sicurezza e Lavoro - così come quello, non più rinviabile, di investimenti maggiori nelle tecnologie: molte sono già disponibili e vanno sfruttate, anche nella gestione dei mezzi di trasporto e di lavoro, altre, come l'intelligenza artificiale, possono essere sperimentate, d'intesa con i sindacati e sempre nel rispetto dei diritti di lavoratori e lavoratrici, per promuovere la loro salute e sicurezza e non per controllarli."

"Intanto - conclude Quirico - auspichiamo che l'indagine della Magistratura sulla strage ferroviaria di Brandizzo possa concludersi presto e che l'iter della giustizia faccia rapidamente il suo corso."

Daniele Caponnetto

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