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Cultura e spettacoli | 11 settembre 2024, 18:38

Museo della Resistenza, il Comune mette sul piatto altri 40 mila euro ma si chiede l'intervento della Regione

Il contributo della Città è salito a 122 mila euro, mentre nel 2023 la Regione è tornata a donare 60 mila euro al posto dei 100 mila dell'anno precedente. Il presidente del Museo Jallà: "Ci aspettiamo qualcosa"

Immagine di repertorio del Polo del '900, sede del Museo della Resistenza

Immagine di repertorio del Polo del '900, sede del Museo della Resistenza

Il Comune di Torino aumenta il sostegno al Museo Diffuso della Resistenza e chiede alla Regione di fare altrettanto. Lo scorso anno il Museo aveva registrato difficoltà economiche e il Consiglio aveva approvato due mozioni per chiedere alla Giunta comunale di sostenere e valorizzare il museo che si occupa di Memoria, Resistenza e Deportazione.

Contributo portato a 122 mila euro

Il contributo del Comune è arrivato, portando il sostegno dagli 82 mila euro degli ultimi anni a 122 mila euro, come confermato nelle commissioni lavoro, cultura e bilancio dall'assessore alla cultura Rosanna Purchia. Adesso, la richiesta del Museo e del Comune è che anche la Regione Piemonte faccia la sua parte: il contributo regionale del 2023 era tornato sulla cifra di 60 mila euro, al pari del 2021, dopo che nel 2022 era stato portato a 100 mila euro.

"La città - ha dichiarato Purchia - lavorando in totale sinergia ha incrementato il contributo ordinario al Museo Diffuso della Resistenza per impegno preso e con convinzione. Abbiamo incrementato il contributo ordinario di 40 mila euro, inserito nel bilancio da approvare entro dicembre. Adesso, con la stessa determinazione, invito che lo stesso segnale arrivi anche dalla Regione".

"Ci aspettiamo qualcosa anche dalla Regione"

Come spiegato dal presidente del Museo Diffuso Daniele Lupo Jallà - da un anno alla guida al posto di Roberto Mastroianni - le difficoltà del Museo erano arrivate alla fine del 2023, dove il bilancio era sceso a 245 mila euro quando il bilancio medio del decennio precedente si era assestato a 342 mila. "È evidente che ci aspettiamo qualcosa dalla Regione - ha commentato Lupo Jallà - che al momento dà 60 mila euro, che è la metà di quanto dà il comune. In passato erano 100 mila, poi scesi a 80 e 60 e risaliti a 100 mila nel 2022, per scendere poi di nuovo a 60".

Francesco Capuano

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