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Cultura e spettacoli | 06 settembre 2024, 17:56

Fantastica Moana: l'omaggio del Fish&Chips Festival a trent'anni dalla morte dell'icona del porno

Domenica 15 settembre la proiezione al Cinema Massimo e un talk a cura di Francesca Pellas

Fantastica Moana: l'omaggio del Fish&Chips Festival a trent'anni dalla morte dell'icona del porno

Il 15 settembre 1994 si spegneva a Lione, a soli 33 anni, Moana Pozzi, icona fuori e

dentro il mondo del cinema pornografico.

In occasione del trentennale della sua scomparsa, domenica 15 settembre alle ore 18:30 al Cinema Massimo di Torino, Fish&Chips Film Festival celebra la sua memoria con un talk a cura di Francesca Pellas, scrittrice, traduttrice e giornalista autrice di Tutto deve brillare. Vita e sogni di Moana Pozzi, edito da Blackie Edizioni (2024), e Sofia Torre, dottoranda presso l’Università dell’Aquila ed esperta di Porn Studies, autrice del saggio Cagne di paglia per Einaudi.

Ad accompagnare l’incontro sulla leggendaria figura di Moana saranno i materiali di

archivio provenienti dalle Teche Rai, tra cui la “consegna” di Piero Chiambretti sul

Partito dell’amore per la trasmissione Il portalettere, l’intervista sui temi della

seduzione a Mixer e la chiacchierata a tutto tondo sulla sua vita professionale e

privata durante il programma Harem.

L’omaggio a Moana proseguirà con la proiezione di un cult degli anni ‘80, Fantastica

Moana di Riccardo Schicchi (1987), il film che segna il debutto ufficiale di Moana

Pozzi nel mondo dell'hardcore. Moana è bella e famosa ma perseguitata: un

ammiratore esercita una strana forza su di lei, infatti dopo averla vista su un

cartellone inizia a fantasticare e a vederla in ogni donna bionda e scollacciata.

Al momento del debutto sul grande schermo, Moana è già un personaggio noto in

Italia: nell'anno precedente, l'attrice era salita agli onori della cronaca con il processo

per lo spettacolo Curve deliziose, dove le protagoniste femminili, Moana Pozzi,

Cicciolina, Ramba, Cornelia Oltean e il loro manager Schicchi, insieme al tecnico

delle luci, furono denunciati per atti osceni e denunciati per la violazione dell'articolo

528 del codice penale italiano.

A trent'anni dalla sua scomparsa, la stella di Moana sembra non sbiadire mai,

specchio di una personalità che continua a risplendere nei desideri e negli

immaginari di molti. Attraverso il suo corpo e la sua mente, Moana è stata artefice di

una rivoluzione personale che è diventata collettiva. La sua influenza sulla società

italiana ha infatti travalicato i confini dell’erotismo, giungendo fino alla politica con il

leggendario Partito dell’amore. Ha reso la sessualità e il desiderio temi di dibattito

pubblico, ha lavorato con Fellini e in televisione. Fiera e consapevole di se stessa,

fino alla fine.

comunicato stampa

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