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Eventi | 04 settembre 2024, 19:05

L’Anpi ritorna al Bagnòou tra campeggio contro il fascismo e il pessimismo e riflessioni sul presente

Da venerdì partono una serie di eventi e conferenze in Val Pellice

(Foto di repertorio)

(Foto di repertorio)

Resistenza, tra ricordi, storia e attualità. Ecco a cosa è dedicato il 45° raduno partigiano del Bagnòou, che ritorna in concomitanza con la terza edizione del raduno giovanile antifascista ‘Ribelli della montagna’ organizzato dai giovani dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) in località Bagnòou, ad Angrogna.

Commemorando l’anniversario dell’8 settembre, infatti, sabato 7 e domenica 8 settembre si terrà il campeggio antifascista, per tornare nei luoghi dove molti partigiane e partigiani hanno combattuto e sacrificato la loro giovane vita e per condividere all’aria aperta in montagna delle esperienze d’impegno civile tra giovani provenienti da diversi territori.

“Per decidere quali tematiche affrontare durante il raduno, abbiamo chiesto ai giovani che hanno partecipato lo scorso anno di cosa volessero parlare ed è emerso un senso di insoddisfazione e pessimismo per la situazione politica, economica e sociale in Italia e nel mondo”, racconta Monica Barotto, della sezione Anpi di Torre Pellice. “Giulio Giordano, presidente dell’Anpi di Torre Pellice, ha partecipato alla Resistenza e dice spesso ai giovani che questo non è il mondo per cui loro hanno combattuto, loro che hanno saputo combattere in un periodo molto pessimista della Storia. Ecco perché il titolo di quest’anno sarà: ‘Non morirò pessimista: l’Italia che c’è e quella che vorremmo’.”

Per informazioni e per partecipare al raduno è possibile iscriversi entro giovedì 5 settembre, contattando i numeri 333125809 o 3455742910. Sabato l’appuntamento è per le 10 in piazza Partigiani a Luserna; dopo l’arrivo alla Cà d’la Pais, a Bagnòou, alle 11,30 ci sarà l’intervento di Federico Jahier ‘La resistenza in Val Pellice’. Nel pomeriggio dalle 15 si rifletterà sul ritratto dell’Italia odierna, con gli interventi ‘La parte invisibile della città – lavoro e terzo settore’, a cura di Ilaria Mardocco, dirigente dell’Anpi Torino, e ‘Fotografia dell’Italia attuale: democrazia, unità, peso internazionale’, a cura dell’associazione Volere la Luna, attiva sul territorio pinerolese, e oltre, come laboratorio di cultura politica.

Domenica, dopo la passeggiata con Jacopo Lazi alla Barma d’Ours, un rifugio che è stato base partigiana dopo il bombardamento a Cà d’la Pais, si parteciperà alla commemorazione dell’81°anniversario dell’8 settembre 1943.

Lo stesso giorno, infatti, alle 10 partirà da piazza Pietro Micca a Torre Pellice una delegazione per l’omaggio alle lapidi dei caduti in Val d’Angrogna. Alle 11,30 al Bagnòou si terrà la cerimonia commemorativa davanti alla lapide che ricorda il sacrificio di Jacopo Lombardini, morto a Mauthausen nell’aprile 1945, con il saluto alle autorità e l’orazione ufficiale del sindaco di Prarostino Luciano Nocera. Seguirà, alle 12,30, il Pranzo partigiano a Cà d’la Pais, per cui è necessario prenotarsi entro il 5 settembre al 3332897110, preferibilmente via Whatsapp indicando numero prenotati e nome. Dalle 14 inizierà l’intrattenimento musicale, a cura dell’Anpi, con i Radio Rebelde.

Per l’81° anniversario dell’8 settembre, sono stati inoltre organizzati dal Comitato Val Pellice per la difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana tre conferenze su temi di attualità. Gli incontri si terranno nei prossimi venerdì, sempre alle 17,30, nella Galleria Filippo Scroppo, in via Roberto D’Azeglio 10 a Torre Pellice.

Il 6 settembre verrà presentato il libro ‘Spezzare l’Italia’ di Francesco Pallante, che affronta in modo molto più ampio la tematica dell’autonomia differenziata. “Come Comitato abbiamo invitato tutti gli annunciatori a partecipare, perché è una riforma che inciderà poi sul modo di essere delle amministrazioni periferiche dello Stato” commenta Lorenzo Tibaldo, presidente del Comitato.

Venerdì 13 si affronterà il dibattito dal titolo ‘Quale giustizia? In nome del popolo o del potere?’ con l’ex magistrato Giancarlo Caselli, discutendo del problema della separazione delle carriere dei magistrati.

Venerdì 20 il dibattito riguarderà invece il premierato: “Si parlerà di questa involuzione della democrazia, citata nel sottotitolo dato al dibattito, maggiormente incentrata sul leader e che emargina sempre più l’istituzione democratica”. Interverrà Valentina Pazè, professoressa associata di Filosofia politica presso l’Università degli Studi di Torino,

“Sono tre dibattiti perfettamente coerenti con l’8 settembre”, sottolinea Tibaldo. “Questa data per i partigiani significava l’Unità d’Italia e l’autonomia differenziata la spacca. I partigiani volevano una società democratica con la divisione dei poteri e attualmente si tende invece a mettere sotto controllo la magistratura. I partigiani volevano una società democratica con la partecipazione dei cittadini e le decisioni collettive e ora si punta invece al potere del leader”.

Sabina Comba

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