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Cronaca | 30 agosto 2024, 18:49

Altri due agenti feriti al carcere di Torino, Osapp: "La struttura è in mano ai detenuti"

Il sindacato: "Nella guerra tra bande in corso, il personale di polizia penitenziaria non può che risultare del tutto impotente e incapace di reagire per tempo"

Altri due agenti feriti al carcere di Torino, Osapp: "La struttura è in mano ai detenuti"

Nella tarda mattinata di oggi, 30 agosto, si sono verificati gravissimi disordini al Padiglione B del carcere di Torino. Una quarantina di detenuti albanesi, approfittando del cambio turno degli agenti di Polizia penitenziaria per recarsi a pranzo, si sono all’improvviso intrufolati forzando i cancelli della rotonda del primo piano per poi dirigersi al terzo piano e hanno fatto irruzione approfittando dell’uscita dei carrelli del vitto.

Gli agenti hanno provato ad opporsi ma sono stati travolti dalla furia dei detenuti che hanno sottratto a un agente le chiavi delle celle per poi introdursi nella 12esima sezione del terzo piano dove hanno pestato a sangue un detenuto di origine marocchina.

A raccontarlo è stato Leo Beneduci, Segretario Generale Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) che ha spiegato: "Gli agenti aggrediti sono due: a uno è stata lanciata contro una branda che gli agenti mantenevano per evitare lo sfondamento dei cancelli. Entrambi gli agenti si trovano ancora al pronto soccorso dell'ospedale Maria Vittoria di Torino per le necessarie cure".

"Per l’ennesima volta – prosegue il sindacalista – e come i fatti attestano dobbiamo affermare che il  carcere di Torino è totalmente in mano ai detenuti  tant’è che l’episodio odierno costituirebbe la vendetta per quanto accaduto nel carcere nella giornata di ieri in cui due detenuti di nazionalità marocchina avrebbero sfregiato un detenuto albanese".

"Ulteriormente significativo inoltre – indica ancora il leader dell’OSAPP – che il personale di Polizia penitenziaria nella guerra tra bande che ormai contraddistingue il penitenziario torinese e molte delle infrastrutture penitenziarie risulti del tutto impotente ed incapace di reagire per tempo come la sottrazione delle chiavi dimostra".

"D’altra parte, laddove l’Amministrazione penitenziaria centrale – il Dap  è la prima a disconoscere e sottovalutare i problemi crescenti delle carceri italiane tanto che quello di  Torino come decine di altri penitenziari sul territorio nazionale, sono privi di Comandanti e Direttori titolari, nonostante le promesse della politica – insiste Beneduci  - è ora che il Guardasigilli Nordio ed i Sottosegretari delegati Delmastro e Ostellari prendano atto del fallimento e dispongano per l’immediato avvicendamento dei responsabili romani del Dap attori delle gravi disattenzioni e delle incapacità da troppo tempo esistenti e che nel frattempo si disponga che la Polizia penitenziaria ottenga i necessari supporti, quali anche quello delle altre Forze di Polizia per contrastare l’inaccettabile ingovernabilità penitenziaria".

redazione

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