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Attualità | 30 agosto 2024, 17:52

Troppe piante nel Po? Colpa del caldo e della siccità. Il Comune: "Monitoriamo" [FOTO]

Le alte temperature e l'acqua ristagnante hanno creato le condizioni ideali per la crescita di Elodea nuttallii, una specie invasiva originaria del Nord America

Troppe piante nel Po? Colpa del caldo e della siccità. Il Comune: "Monitoriamo" [FOTO]

Basta affacciarsi ai Murazzi per notare che nel Po affiora una grande quantità di piante acquatiche. L'eccessiva presenza di queste piante - che non sono alghe - è una conseguenza delle alte temperature di agosto e della siccità. La carenza di pioggia ha infatti fatto diminuire la portata del fiume, rendendo l'habitat più adatto per la vegetazione che, grazie alla luce del sole diretta, è cresciuta enormemente dal fondale fino a raggiungere la superficie. 

Il tratto più infestato

Il tratto più infestato è quello che va dal Parco del Valentino al Ponte Vittorio, con la diga Michelotti che ne blocca la diffusione. Qui infatti l'acqua è bassa, il fiume scorre lentamente e si sono create le condizioni simili a quelle di laghi e stagni, l'habitat ideale per le piante in questione.

La specie invasiva

Alcuni di questi vegetali sono della specie aliena alloctona - cioè originaria di un altro luogo - Elodea nuttallii. È una specie invasiva che arriva dal Nord America, giunta in Italia come ornamento per gli acquari e poi finita in qualche modo nei nostri fiumi e laghi. La sua pericolosità sta nella sua decomposizione, che fa diminuire la quantità di ossigeno dell'acqua creando rischi e problemi per le altre specie, pesci in primis. 

Due anni fa, ad esempio, un calo della portata del Rio Orchetto a Chivasso aveva portato a una moria di pesci, proprio a causa della quantità di ossigeno nell'acqua più bassa del solito.

L'Elodea nuttallii è presente nelle acque del Po da qualche anno, ma già nel 2016 una specie invasiva simile aveva creato allarme in città. In quel caso si trattava di Myriophyllum aquaticum - nome comune millefoglio d'acqua -, una pianta nuovamente originaria di climi tropicali e nuovamente importata come ornamento negli acquari. Anche il millefoglio era finito nel fiume ed era cresciuto a dismisura, portando la giunta Appendino a effettuare un'operazione di eradicazione.

Scanderebech (FI): "Comune intervenga"

A sollecitare un'intervento dell'amministrazione Lo Russo è la consigliera di Forza Italia Federica Scanderebech, che ha depositato un'interpellanza per conoscere le  "iniziative immediate" e le "strategie di lungo termine per monitorare e prevenire future invasioni di specie “aliene” nelle acque del fiume Po e degli altri corsi d'acqua della città, in particolare in vista della futura navigabilità". 

L'esponente azzurra chiede poi se siano stati "stanziati fondi specifici per la gestione dell'emergenza" e "se siano previste campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte ai cittadini e agli operatori economici sul rischio rappresentato dalla diffusione di specie invasive". 

La situazione comunque è costantemente sotto osservazione da parte del Comune e di Arpa Piemonte (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), che hanno effettuato l'ultimo sopralluogo ad inizio agosto, durante il quale non sono state riscontrate condizioni preoccupanti e tali da giustificare interventi di eradicazione delle piante. Verrà effettuata una nuova ispezione a inizio settembre.

Francesco Capuano e Cinzia Gatti

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