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Scuola e formazione | 29 agosto 2024, 17:57

La scuola riparte col caos cattedre e il problema docenti precari: sindacati sul piede di guerra

Annunciata per domani, venerdì 30 agosto, una manifestazione sotto l'ufficio scolastico regionale a Torino. La Cub attacca: "Basta sfruttamento di lavoratori e insegnanti"

Immagine di repertorio di una manifestazione organizzata dalla Scuol Scuola

Immagine di repertorio di una manifestazione organizzata dalla Scuol Scuola

Si avvicina la ripartenza della scuola che, come sempre, si porta appresso anche problemi e questioni rimaste in sospeso da tempo. Una delle quali è quella delle cattedre vacanti e degli insegnanti precari.

I tanti troppi aspiranti docenti

Per non parlare dei tanti, delle centinaia di aspiranti docenti, ad aver fatto il lungo e costoso percorso per diventare insegnante di sostegno per le scuole superiori e ottenere, finalmente, l'immissione in ruolo. Garantito non solo pagando, ma affrontando una selezione, con l'obbligo di frequenza al 100% e con esame finale. Un investimento di quasi 5 mila euro, su e giù ogni giorno, dopo aver insegnato come supplente la mattina, tutti i pomeriggi, Cuneo-Savona, per quel titolo abilitante che, era una certezza, lo avrebbe immesso finalmente in ruolo.

Dalla provincia di Cuneo a Torino

Arriva dalla provincia di Cuneo una vicenda che ha tanti casi omologhi anche nel Torinese, la storia di un giovane rimasto nuovamente deluso. E frustrato. Costretto, assieme a tanti colleghi, ad aspettare la prossima decisione di un Ministero che oggi comunica una cosa e il giorno dopo se ne esce con il contrario. In una scuola sempre più precaria e improvvisata.

Ci sono quelli del TFA, quelli che hanno superato le prove del concorso straordinario 2020 (che si è svolto nel 2022), i vincitori del concorso del 2023, indetto in base a quanto indicato dal Pnrr. Sono tutti nel limbo della speranza. Scavalcati da chi non ha titoli, i supplenti, preferiti a chi i titoli li ha invece acquisiti. Perché non stabilizzando puoi lasciare a casa.

Venerdì presidio della Cub

I sindacati stanno dando battaglia in ogni angolo d'Italia, con la CUB SUR TORINO che annuncia un presidio domani, venerdì 30 agosto, dalle ore 11 sotto l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, in Corso Vittorio, "insieme ai lavoratori precari del concorso 2020 e contro ogni forma di sfruttamento di docenti e lavoratori della scuola".

"Il caso degli idonei 2020 è in questo momento un tema molto caldo e trattato ampiamente dalla stampa di categoria perché è il prodotto finale di un sistema di reclutamento che non funziona e non potrà mai funzionare se così gestito", viene sottolineato in una lunga nota. "I colleghi infatti appartengono ad una graduatoria di merito (in Piemonte per infanzia e primaria l’unica esistente) resa ad esaurimento per volontà governativa. Tutti avremmo pensato ad un utilizzo della stessa per le assunzioni come nell’anno precedente, ma le cose sono cambiate con l’introduzione dei concorsi PNRR. L’Italia per sanare il suo enorme gap per quel che riguarda l'organico della scuola (e per non rischiare pesanti sanzioni economiche per reiterazione di precariato) ha chiesto ed ottenuto ingenti fondi per assumere da concorso circa 75mila precari in due anni".

"Troppo poche le risorse per la scuola pubblica"

"Questa richiesta non è ovviamente stata a costo zero per tutti noi, perché ha imposto alcuni vincoli: 1 alla mobilità del personale docente assunto dal 1 settembre 2023 che si vede privato di una mobilita’ “libera” ma con assurdi sbarramenti 2 l’assunzione per precedenza degli idonei PNRR rispetto alle altre graduatorie, Graduatorie ad Esaurimento (GAE) a parte . Questo ci dovrebbe tutti riportare all’analisi di un tema economico importante, ovvero l’assenza di fondi interni per l’assunzione del personale. Senza il gettito economico dell’Europa, quali e quanti precari avremmo potuto stabilizzare? Pochissimi", attacca la Cub.

"Il mancato interesse e la dismissione di risorse per la scuola pubblica da parte del Governo, emerge anche dallo spettacolo raccapricciante al quale stiamo assistendo nel corso di queste assunzioni nel 2024. La creazione di un gorgo infernale entro il quale il precario, entra passando da mille concorsi per non essere alla fine, mai stabilizzato è sicuramente una modalità efficace per poter investire sempre meno nel settore istruzione ma dirottare I fondi verso altri capitoli di spesa sicuramente più interessanti, come ad esempio quello militare".

Protesta sotto l'Ufficio scolastico regionale

La nota della Cub conclude sottolinenando che"per molto tempo la categoria è stata silente oppure non ha agito quando una certa tipologia di decreti veniva varata affidandosi alle promesse della politica che di regola sono vane parole ai soli fini propagandistici. Adesso c’è la voglia di tornare nelle piazza, di ripartire dal basso riprendendo in mano la propria situazione con la consapevolezza che solo così si possono ottenere risultati".

Per questo viene annunciata una manifestazione di protesta venerdì mattina alle ore 11 sotto l'Ufficio scolastico regionale.

Intanto i sindacati unitari parlano di "una prima vittoria in Piemonte per stabilizzare chi ha superato un concorso, un passo avanti per diminuire il precariato. Ha trovato esito oggi l'interpello alla ridefinizione del contingente in base ai posti disponibili con ulteriori 538 posti distribuiti nelle diverse classi di concorso", dichiarano in una nota congiunta Luisa Limone della FLC CGIL Piemonte, Maria Grazia Penna di CISL Scuola Piemonte, Giovanni Vittorio Pace di SNALS Piemonte, Giuseppe Giunta della GILDA UNAMS Piemonte.

"Siamo a fianco di chi chiede diritti ed esprimiamo la nostra vicinanza alle colleghe e ai colleghi che stanno legittimante rivendicando una stabilizzazione e intendiamo continuare a rispondere con fatti concrete e un intervento sindacale adeguato e mirato, senza apporre etichette alle diverse forme di protesta che gli idonei e vincitori di concorso di questi anni stanno promuovendo in tutta Italia", conclude la nota dei sindacati. "Con il comunicato dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte che traguarda l’ultima operazione di determinazione del contingente con riferimento agli idonei dei concorsi del 2020, abbiamo compiuto un passo avanti".

redazione

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